ANCONA – immunizzazioni bluff inoculati all’hub Paolinelli della Baraccola, 45 dei 77 indagati a vario titolo per corruzione, peculato e falso in atto pubblico, chiedono di patteggiare. Le richieste sono arrivate questa mattina, durante l’udienza preliminare che si è tenuta al tribunale di Ancona, dopo la richiesta di rinvio a giudizio della Procura. La vicenda era esplosa a gennaio del 2022, dopo una indagine della squadra mobile denominata “Euro Green Pass”. Aveva portato a galla un sistema utilizzato da persone contrarie alla vaccinazione (in piena pandemia da Covid-19) per simulare l’inoculazione del siero e ottenere dietro pagamento la documentazione che serviva in quel periodo per lavorare, viaggiare e andare nei locali. Il tutto con la complicità di un infermiere, Emanuele Luchetti, 52 anni, di Falconara Marittima che ci avrebbe guadagnato in termini di soldi. Luchetti, intercettato al telefono e ripreso anche da telecamere spia, effettuava le iniezioni per finta spruzzando le dosi a terra o nei cestini, fingendo di inocularle alle persone che trattava. L’infermiere ha chiesto di patteggiare a 3 anni. Anche quattro dei sei presunti procacciatori hanno chiesto di patteggiare, a due anni. Sono la ristoratrice e operatrice balneare di Civitanova Marche Maria Francesca Lattanzi, 54 anni, l’imprenditore anconetano Stefano Galli, 52 anni, il ristoratore di Civitanova Marche Daniele Mecozzi, 47 anni e la commessa di un supermercato d Ancona, Daniela Maria Zeleniuschi, 43 anni, romena. Stando alle accuse avrebbero presentato all’ infermiere, dietro pagamento, conoscenti e amici da vaccinare per finta e ottenere così il green pass.
Nessuna richiesta di riti alternativi è stata avanzata dalle difese di altri due presunti procacciatori: l’avvocato anconetano Gabriele Galeazzi, 53 anni e un pensionato con un passato sindacale, Edmondo Scarafoni. 75 anni, fabrianese. In caso di rinvio a giudizio affronteranno un processo ordinario. Gli altri 40 indagati che hanno chiesto di patteggiare, con pene tra un anno e quattro mesi e un anno e otto mesi, sono le persone che hanno usufruito del vaccino bluff. I riti alternativi sono stati concordati con il pubblico ministero Ruggiero Dicuonzo. La decisione però spetterà al gup Alberto Pallucchini nell’udienza del 29 aprile prossimo. Fissata all’11 febbraio invece l’udienza per decidere se rinviare a giudizio o meno i 32 indagati che non hanno fatto richieste di riti alternativi. Parte civile si è costituita l’Ast. Chiede 300 euro di risarcimento ad ogni indagato. Il pubblico ministero come risarcimento ha vincolato i patteggiamenti anche alla donazione simbolica ad un ente benefico.
www.anconatoday.it è stato pubblicato il 2024-11-21 19:43:24 da
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