ll “Forum per l’indipendenza italiana“, il movimento ‘rossobruno‘ fondato dall’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno assieme al comunista Marco Rizzo mette radici anche a Imperia.
Lo scorso fine settimana, infatti, è nato a Roma il “Movimento per l’Indipendenza“, due giorni di assemblea con oltre 600 persone tra delegati ed ospiti, molti liguri
Francesco Castagnino è il coordinatore provinciale di Imperia. L’ex esponente di Alleanza nazionale transitato poi, in “Futuro & Libertà” di Gianfranco Fini dichiara “A ben vedere al di là delle etichette e delle classificazioni bisognerebbe sempre chiedersi quali principi, quali obiettivi politici, quali posizioni i partiti ed i loro leader realmente hanno e difendono, considerato che tutto cambia velocemente e si rischia spesso di rimanere ancorati a schemi e chiavi di lettura del tutto inutilizzabili. Alemanno e Rizzo sono critici allo stesso modo nei confronti del cosiddetto mainstream, del capitalismo globale, della nostra politica estera sottomessa, dei tanti vincoli soffocanti che l’Unione Europea e l’Establishment internazionale impongono all’Italia. Queste sono le vere ragioni del nostro declino economico nazionale”.
“Da tempo -aggiunge Castagnino – esiste una piena sintonia tra i due leader anche nel contrastare la dittatura tecno-sanitaria che da tempo ci sta soffocando. Le nostre idee sono tutt’altro che isolate e marginali, al contrario esprimono un sentire diffuso ed uno scontento crescente, in un’epoca in cui la politica vale sempre meno e soprattutto si differenzia sempre meno”.
Tra gli ospiti alla Convention, che al momento non hanno ancora aderito al movimento, il consigliere comunale Luciano Zarbano capogruppo di “Imperia senza padroni“: “Naturalmente è necessario mantenere il senso della realtà, uscire immediatamente dall’Unione Europea non è una strategia obiettivamente praticabile e lo sappiamo, sarebbe il solito slogan elettorale. Siamo una Nazione sfiancata che ha perso tante filiere industriali, con un debito pubblico pesante, dipendente in tanti modi da forze e risorse esterne al nostro controllo. Non possiamo, purtroppo, recuperare un’Indipendenza sostenibile in pochissimo tempo.”
“Ma bisogna provarci con tutte le nostre forze, così come dobbiamo far sentire forte la nostra voce nella Nato per evitare di imbarcarsi in guerre contro ogni nostro interesse geopolitico ed economico” sottolinea Zarbano.
Il ruolo di coordinatore cittadino del capoluogo dovrebbe essere assunto dall;’ex consigliere regionale Alessio Saso.
“Questa è la via da percorrere e l’obiettivo da raggiungere senza dispensare facili ma impraticabili proclami elettorali, specialità in cui l’attuale Governo si è dimostrato un campione, non parlo dell’Opposizione perché del nulla non si parla. In questi ultimi due mesi in Liguria abbiamo acquisito numerose adesioni di cittadini interessati anche con esperienze politiche maturate nel variegato mondo del dissenso e stiamo costituendo il Coordinamento regionale e quello provinciale”, conferma Castagnino.
“In sintesi se ci si rende conto che al di là delle apparenze, dei toni e degli abiti indossati la Destra e la Sinistra sui grandi temi dicono le stesse cose, utili a mantenere l’Italia nel sua condizione di soggezione priva di sovranità nazionale, chiedere l’indipendenza diventa un atto di ribellione politica che rispecchia il pensiero e gli umori di tanta gente“, conclude Francesco Castagnino.
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