GROSSETO. Ci sono i pensionati che giocano a carte, quelli che controllano lo stato d’avanzamento dei cantieri, quelli che vanno a cercare funghi e quelli che non si perdono l’occasione di fare una bella nuotata. E poi ci sono loro: i Quota 100, che, quando è arrivato il momento di lasciare la propria occupazione, hanno deciso di mettersi a studiare musica.
Hanno comprato gli strumenti, si sono iscritti a scuola e ora fanno il pieno di applausi a ogni esibizione. Perché la loro età media è vicina ai 70 anni e la loro scaletta permette a chi li ascolta di fare un salto indietro nel tempo. In quei magnifici anni Settanta che sono stati celebrati dall’ultima edizione della Città visibile.
Chiunque sia passato, sabato 28 settembre, da corso Carducci, non ha potuto fare a meno di fermarsi ad ascoltarli. Le canzoni erano quelle dei New Trolls e dei Nomadi, quelle di Santana, dei Beatles e dei Deep Purple. Interpretate dal vivo, senza basi. Solo con le note degli strumenti e con le loro voci.
È una storia che comincia nel 2019 quella dei Quota 100. Ed è la storia della nuova vita e dell’amicizia tra quattro uomini innamorati della musica. Cinque anni fa Franco Rossi, batterista, decise di mettere su una band. Dopo essere andato in pensione, aveva infatti cominciato a cercare il modo di realizzare il sogno che aveva sempre tenuto chiuso nel cassetto, quello di studiare musica.
Ha cominciato a frequentare le lezioni, a imparato a leggere gli spartiti e piano piano è diventato un musicista provetto. Poi sono arrivati Paolo Fredianelli, voce e tastiera, che negli anni Settanta suonava nei Sogno da sempre. A differenza di Piero Fastelli (basso), Pierluigi Pecciarini (chitarra accompagnamento e voce) e Antonio Magini (chitarra e voci) che, come Rossi, si sono messi a studiare da grandi.
La formazione al completo, così come si è esibita durante la Notte visibile della cultura, è arrivata nel 2023 quando si è aggiunto Marco Scandroglio, chitarra solista. Anche lui, come il collega Fredianelli, negli anni Settanta suonava nei Signori del tempo.
Un tuffo negli anni Settanta e nei ricordi di gioventù
Prima ci sono state le feste e le sagre, da Pari ad Alberese, il palco della festa di Santa Lucia e le ultime quattro edizioni della Notte visibile della Cultura che ha fatto fare loro il pieno di applausi.
Un tuffo negli anni Settanta. È questo quello che fanno vivere al pubblico i Quota 100. «Quello che cerchiamo di fare – spiega il chitarrista solista Marco Scandroglio – è ricreare quelle atmosfere che vivevamo noi quando eravamo giovani. Quelle delle feste in casa, quando si ballavano i lenti, o quelle delle serate trascorse davanti al falò sulla spiaggia, con una chitarra in mano».
La musica che i Quota 100 propongono è quella dei New Trolls, dei Nomadi. Quella dei Deep Purple e dei Beatles, di Santana e dei Rolling Stones. «Suoniamo tutto dal vivo, senza utilizzare basi – aggiunge Scandroglio – A volte capita che ci siano delle imprecisioni nelle nostre esibizioni, ma è anche questo che il pubblico apprezza. Anche durante la Notte visibile della cultura si sono fermate tante persone ad ascoltarci, ci hanno anche fatto i complimenti».
Uomini, tutti pensionati tranne uno, che stanno vivendo la loro seconda giovinezza proprio grazie alla musica. «Prendere la sala prove per suonare è come andare a giocare a tennis – dice ancora il chitarrista della band – Si sta in compagnia, si coltiva una passione che portiamo avanti tutto l’anno. Ci troviamo almeno una volta ogni due settimane, a volte anche ogni settimana e conosciamo altri musicisti. Si sviluppa la socialità così».
Inutile chiedere quale sia la canzone che più sono felici di suonare. «Ognuno ha la sua – dice ancora Scandroglio – impossibile scegliere su un repertorio come quello. L’importante per noi è suonare. E poi ci sono le nostre mogli che ci sopportano e ci supportano. Quella che stiamo vivendo, è davvero un’esperienza formidabile».
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www.maremmaoggi.net è stato pubblicato il 2024-10-01 18:37:59 da Francesca Gori
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