La pompa bruciata questa notte è stata sostituita con una pompa nuova e quella bruciata la scorsa settimana smontata per riparazione. L’acqua è pompata al serbatoio da circa un’ora. Contemporaneamente sono state utilizzate due autobotti da 10mla litri per velocizzare il ricarico. Considerato che si sono abbassati anche i serbatoi di Tomassella e Rocca Sinibalda durante la giornata il ricarico richiede un po’ di tempo, ma il sistema è tutto di nuovo operativo.
Detto ciò, la solerzia degli operatori è stata totale. Ritrovarsi con due pompe bruciate nel giro di pochi giorni è una disgrazia epocale.
Tuttavia permangono le carenze di Acqua Pubblica Sabina SpA nella gestione organizzativa, nella mancanza di un magazzino per i ricambi, nella dipendenza da troppi fattori esterni per gli interventi (elettricisti, fornitori, ditte per manutenzioni ordinarie e straordinarie, etc). Troppa gente negli uffici e pochi sul campo, a prendersi improperi insieme ai sindaci.
Tutte le lacune evidenziate di recente nelle assemblee di Aps sono riconfermate, e il valore pubblico della società se ne va a farsi benedire.
La legittima rabbia dei cittadini deve trovare risposte adeguate o, in alternativa, i passaggi societari devono essere conseguenti, a partire dal management. Se non siete capaci lasciate spazio a chi è capace, quote e voti ponderati premiano la politica ma puniscono i cittadini.
il Sindaco
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