L’archivio Fellini guadagna altri duemila volumi:

L’archivio Fellini del Comune di Rimini si estende sempre di più. È in via di acquisizione la biblioteca personale che il regista custodiva nello studio di Corso Italia, a Roma, grazie al contributo della Regione Emilia-Romagna. Composto da circa duemila testi, il corpo dei materiali è stato oggetto di un lavoro di catalogazione e di approfondimento che ha portato alla pubblicazione del volume I libri di casa mia, curato da Oriana Maroni e Giuseppe Ricci, con introduzione di Tullio Kezich e contributi di Gianfranco Angelucci e Rosita Copioli.

L’acquisto della biblioteca si inserisce in un progetto più ampio di costituzione di un grande cantiere di studio e irradiazione dell’immaginario felliniano che il Comune sta perseguendo da tempo: dalla raccolta del testimone di attività e materiali lasciati dall’ex Fondazione Fellini, fino all’apertura del Fellini Museum. 

Proprio negli spazi del Fellini Museum, spiegano dall’amministrazione, si intende collocare la biblioteca e allestirla secondo una messa in scena che ne preservi l’integrità e nello stesso tempo la valorizzi, fornendo al visitatore la sensazione di un contatto diretto con l’ambiente nel quale il maestro creava. La biblioteca, inoltre, sarà complementare all’altra fonte di ricerca sull’opera del regista, conservata nell’archivio, che è Il libro dei sogni. Anch’esso, acquistato nel 2006, ha visto il sostegno della Regione Emilia-Romagna.