Manfredonia, intreccio mafia-politica: Comune ed Ase ammessi parti civili


MANFREDONIA – Il gup ha ammesso la costituzione di parte civile di Comune di Manfredonia; Ase, che si occupa del servizio rifiuti; un impiegato comunale e un avvocato padre di un ex amministratore, e l’ha respinta per un dipendente Ase. Così ieri in Tribunale a Foggia il secondo atto dell’udienza preliminare dell’inchiesta “Giù le mani” a carico di 9 persone – ex sindaco, ex assessore, 2 esponenti della famiglia Romito coinvolta nelle inchieste sulla mafia garganica, imprenditori, ex dipendenti Ase, ex segretario comunale – di cui la Procura chiede il rinvio a giudizio per 14 capi d’imputazione: 4 concussioni (1 tentata); 3 peculati; corruzione elettorale/voto di scambio; corruzione; stalking; falso; lesioni; 2 violenze private (1 tentata). E’ datato 7 marzo il blitz della Guardia di Finanza con l’esecuzione di 7 ordinanze cautelari: 2 in carcere, 3 domiciliari (da tempo i 5 manfredoniani sono liberi), 1 sospensione dal servizio, 1 obbligo di dimora.

Il gup Benigno ieri ha sciolto la riserva sulla costituzione di parte civile di enti e privati, cui si erano opposte le difese nell’udienza del 21 ottobre. L’udienza è proseguita con le prime eccezioni difensive. Gli avv. Giulio Treggiari e Carlo Mari, difensori dell’ex assessore Angelo Salvemini, chiedono al giudice di dichiarare nulle e/o inutilizzabili le intercettazioni, uno dei principali elementi d’accusa: inizialmente l’avv. Salvemini – hanno detto i legali – fu intercettato quale persona informata sui fatti nel filone dell’inchiesta sulle presunte minacce da parte di dipendenti Ase nei confronti di colleghi: da quelle captazioni il pm ritenne che emergessero indizi a carico di Salvemini che si sarebbe attivato per favorire i Romito, e le intercettazioni proseguirono; ma per i difensori ci doveva essere un nuovo decreto autorizzativo alle captazioni, che comunque non potevano essere disposte perché non erano emersi gravi indizi di reato a carico dell’ex assessore. Gli avv. Anna Chiara D’Atti e Petro Schiavone, difensori di Grazia Romito, hanno chiesto che all’imputata sia contestato il meno grave reato di falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in autorizzazioni amministrative rispetto al reato di falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici contestata dalla Procura: fu il Tribunale del riesame, hanno ricordato i legali della Romito, a derubricare il reato pronunciandosi sul ricorso dopo il blitz e rimettendo in libertà dai domiciliari la donna. I pm Roberto Galli e Giuseppe Mongelli hanno chiesto il rigetto delle richieste difensive; il gup si pronuncerà nella prossima udienza del 2 dicembre.

I 9 imputati si dicono innocenti. Si tratta dell’ex sindaco e imprenditore edile Gianni Rotice, del fratello Michele Rotice pure imprenditore, accusati di corruzione elettorale perché avrebbero chiesto l’appoggio di Michele Romito in occasione del ballottaggio dell’autunno 2021 per eleggere il nuovo primo cittadino; di Michele Romito, accusato di corruzione elettorale con i Rotice e di concorso con l’ex assessore avvocato Angelo Salvemini in tentata concussione a amministratori e dipendenti comunali per tentare inutilmente di bloccare lo smontaggio di una struttura abusiva del suo ristorante “Guarda che luna”; della sorella Grazia Romito, imputata di concorso in falso con Salvemini e Luigi Rotolo perché avrebbe ingannato il Comune per poter gestire indirettamente un’agenzia di pompe funebre, nonostante un’interdittiva antimafia della Prefettura; dell’avv. Angelo Salvemini accusato di concorso con Michele Romito in tentata concussione, di falso con Grazia Romito, e di corruzione; di Michele Fatone, già dipendente Asi accusato di concussione, peculato, stalking, lesioni e violenza privata per presunte pressione su colleghi di lavoro e manager dell’azienda; del figlio Raffaele Fatone, pure impiegato Asi, imputato in concorso col padre di lesioni e violenza privata; di Giuliana Galantino, ex segretario comunale per concorso con Salvemini in corruzione; e di Luigi Rotolo per concorso in falso con Grazia Romito e Salvemini.

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www.lagazzettadelmezzogiorno.it è stato pubblicato il 2024-11-12 13:04:37 da


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