Il tonfo sordo, il corpo bloccato a terra dal crollo dell’armadio. L’incidente costato la vita a Francesco Procopio, 57 anni, è avvenuto in un capannone della Greenthesis di Orbassano, azienda che tratta rifiuti del settore chimico nel Polo logistico di Sito. Una catena di morti sul lavoro che anche in questi primi mesi del 2025 non accenna a fermarsi: sono stati già sette in provincia di Torino, 13 in tutta la regione. Una Spoon River silenziosa, un dolore che spesso sfugge alle cronache ma che dilania famiglie.
A gennaio nello stesso giorno, un operaio era caduto da un balcone di una casa in ristrutturazione in Barriera di Milano mentre un altro era precipitato mentre montava le giostre nel luna park della Pellerina. A febbraio in provincia di Cuneo un uomo era stato travolto dal trattore mentre era nei campi, mentre a Moretta un lavoratore era morto per un malore nel piazzale dello stabilimento. E poi un operaio folgorato a Vicoforte e un edile caduto da un ponteggio trasportato all’ospedale di Leini, dove poi morirà. Protocolli, ispezioni, sopralluoghi e sanzioni, che pure ci sono, non riescono a fermare un dramma che va avanti inesorabile. Nel 2024 i decessi sul lavoro in Piemonte erano stati 70, secondo i dati Inail, di cui 19 in itinere, ovvero durante il tragitto casa-lavoro; un dato sostanzialmente in linea con quello dell’anno precedente, quando erano stati 74, di cui 13 in itinere.
Morti che sono la punta di un iceberg, perché gli incidenti totali sono stati molti di più: 35.850 nel 2024, 35.748 l’anno precedente.
Secondo il report annuale della Cisl sul secondo semestre del 2024, il settore più colpito nella nostra regione è il terziario con più di 11 mila incidenti, davanti all’industria con poco più di 10 mila: meno impattante il fenomeno su artigianato e agricoltura. Tra gli infortuni che hanno comportato più di tre giorni di assenza, le fasce di età più a rischio sono quelle tra i 50 e i 54 anni, con 362 episodi, e tra i 55 e i 59 anni, 320 casi, segno, continua la Cisl, che l’invecchiamento della gente lavorativa diviene sempre più un tema centrale nelle valutazioni dei rischi.
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