Il Comune di Santarcangelo si trova tra l’incudine e la staffa. Da un lato la sentenza del Consiglio di Stato “che si rispetta anche quando non la si condivide” detta con le parole del sindaco Filippo Sacchetti, dall’altro lato la ricerca di una soluzione per provare a salvare il salvabile.
Torna d’attualità il futuro appeso a un filo di Mutonia, il parco artistico, con alle spalle una storia lunga 35 anni, che risulta secondo quanto espresso dal Consiglio di Stato abusivo. Per questo motivo il Comune di Santarcangelo dovrà notificare una a una le ordinanze di demolizione delle installazioni, atti che sono attesi tra qualche settimana, ma mentre l’iter procederà l’amministrazione tenterà al contempo di battere altre strade in cerca di una soluzione.
A fronte del complesso quadro che si è venuto a creare, l’amministrazione comunale ha deciso di affidare un incarico di consulenza legale altamente specializzata per il supporto giuridico-amministrativo in merito alla recente sentenza che ha sostanzialmente annullato i provvedimenti del Comune relativi al parco artistico.
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L’obiettivo dell’incarico, affidato agli avvocati Gaetano e Giada Rossi del Foro di Rimini per il profilo edilizio e all’avvocato Giacomo Graziosi del Foro di Bologna per la parte urbanistica, di ripianificazione e utilizzo dell’area, per complessivi 30 mila euro, è proprio fornire un supporto giuridico-amministrativo, finalizzato alla corretta individuazione dei procedimenti da avviare e alla programmazione, redazione e gestione degli atti tecnico-amministrativi in relazione alla sentenza del Consiglio di Stato.
“Si tratta in sostanza dell’affidamento di un incarico di consulenza preceduto da un confronto già avviato negli scorsi mesi – spiega l’amministrazione in una nota -, data la complessità della questione e delle sue implicazioni, e vista la necessità di procedere con urgenza a una soluzione. Non appena venuta a conoscenza della sentenza l’amministrazione comunale ha attivato immediatamente un gruppo di lavoro giuridico-amministrativo allo scopo di avere tutte le informazioni necessarie a valutare sia le conseguenze del dispositivo emanato dal Consiglio di Stato, sia le azioni future che si possono intraprendere per tutelare la comunità di Mutonia”.
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Sul tema ha voluto intervenire in prima persona anche il sindaco Filippo Sacchetti, che spiega: “Come abbiamo detto fin dal giorno della sentenza del Consiglio di Stato, Mutonia è parte di Santarcangelo, ne è una delle anime più belle e faremo di tutto perché continui a essere Santarcangelo. Con il suo insediamento e la “Mutopia” – l’utopia della mutazione attraverso l’arte, il riuso, la tutela dell’ambiente e tutti quei valori che al tempo parevano appunto utopie e oggi sono i nostri valori e i cardini dell’odierna società – i Mutoid hanno fatto di una cava dismessa un parco artistico e un’esperienza fiore all’occhiello e valore aggiunto che va ben oltre i confini comunali”.
“Mentre sosteniamo e alimentiamo una naturale resistenza culturale collettiva e diffusa che sta sempre più ramificandosi, siamo consci che le sentenze si rispettano anche quando non si condividono e stiamo quindi procedendo insieme agli uffici a tutti gli adempimenti richiesti dal Consiglio di Stato, ma non vogliamo come detto arrenderci e lasciare nulla al caso. Da qui l’incarico a un pool di avvocati specializzati perché contemporaneamente si cerchi di individuare anche una strada legale perché la “Mutopia” continui a manifestarsi e a produrre un arricchimento culturale e sociale nella nostra città e per tutto il territorio”.
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