Pecore e agnelli maltrattati, chiesta l’archiviazione per i pastori indagati

“Siamo indignati: è stata richiesta l’archiviazione del procedimento penale nei confronti di chi ha preso a calci e ha lanciato pecore e agnelli a cui invece avrebbe dovuto badare. In Trentino abbiamo filmato scene inaccettabili e le abbiamo consegnate alle autorità: come hanno potuto ignorarle?”. Sono le parole di Simone Stefani, responsabile Lav di Trento, in merito alla richiesta di archiviazione presentata dal sostituto procuratore Patrizia Foiera sul caso dei presunti maltrattamenti nei confronti di agnelli e pecore emersi nel settembre 2023 che vedevano al centro alcuni pastori.

Il caso

Tutto è cominciato con la denuncia della Lav nei confronti dei pastori che, a loro dire, agivano in maniera sistemica ai danni di agnelli e pecore; in merito erano stati presentati numerosi filmati che ritraevano gli atti violenti. “Non esiste alcuna motivazione per cui un pastore possa prendere a calci un animale e poi scaraventarlo per aria: non abbiamo registrato un solo episodio, ma numerosi atti violenti riconducibili a più pastori. Questo evidenzia un atteggiamento sistemico ai danni di questi animali” ha dichiarato Stefani.

Calci e pugni a pecore e agnelli: il video

“Ci opporremo”

Negli ultimi giorni è arrivata la richiesta di archiviazione per i pastori coinvolti, con le azioni violente documentate descritte, come si legge nella richiesta di archiviazione inviata al Gip, come “contestuali alle operazioni di gestione degli animali come la tosatura” e la considerazione della mancanza del “dolo di crudeltà”.  Inoltre, questo caso ha fatto emergere anche le condizioni logistiche e igieniche terribilmente precarie in cui operavano i pastori.

Ma la Lav non ci sta: “Il lavoro di indagine e di denuncia, svolto dallo Sportello contro i maltrattamenti sugli animali di Lav a Trento, ha mostrato che le violenze contro le pecore e gli agnelli erano una prassi per tutti i pastori; infatti, quelli che si sono susseguiti in questi mesi non hanno mai cambiato modus operandi. Presenteremo opposizione all’archiviazione: le vite di quegli agnelli hanno valore!” ha aggiunto Stefani.  

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