Le nuove leve sono
neo diciottenni, i veterani hanno superato i 70 anni. Con loro,
anche cinque ragazze e giovani mascotte con età fra i 5 e 17
anni. Sono i ‘Fucilieri di San Nicola’ di San Giuliano del
Sannio (Campobasso), un gruppo di 85 associati all’omonima
associazione che in occasione della ricorrenza della festività
di San Nicola, patrono del paese, fanno rivivere un’antica
tradizione locale che quest’anno raggiunge i tre secoli di vita.
Circa 60 quelli che partecipano alla ‘Parata’ che si tiene l’8 e
il 9 maggio ogni anno. Si replica il 10 agosto per consentire ai
tanti emigrati rientrati in paese per il periodo estivo di
assistervi e rituffarsi ne passato. Centinaia i colpi a salve
esplosi in aria dai ‘Fucilieri con loro archibugi ad avancarica,
perfette riproduzioni di quelli in produzione nel 1860.
Procedono in due file, alla testa della processione del Santo,
lungo il tragitto che si snoda tra le vie del paese. Una
singolare, e forse unica tradizione nel suo genere, che nel
corso degli anni si è tramandata di padre in figlio.
Un rito, tra sacro e profano, che intende far conoscere e
valorizzare nell’ambito del territorio provinciale le memorie
culturali e popolari. “Un’emozione indescrivibile – raccontano i
più giovani – che ci fa sentire partecipi della storia del
paese”. Un sentimento, sicuramente presente anche tra i
veterani. Secondo una ricostruzione storica la tradizione risale
al 1724, quando l’allora arciprete, avendo commissionato la
statua lignea di San Nicola, la fece accogliere dalla
cittadinanza con gli spari di fucile in segno di giubilo. Alcuni
però ritengono che fosse ancora più antica e legata alla
transumanza degli armenti dalla vicina Puglia. Forse, le insegne
di San Nicola furono portate dai pastori del Matese che
trascorrevano una buona parte dell’inverno nella vicina Puglia.
Lo testimonierebbe la diffusione del culto del santo anche a
Guardiaregia (Campobasso), altro comune di forte tradizione
pastorizia.
La manifestazione è molto sentita dai sangiulianesi, ma anche
nei paesi vicini. Ogni anno attira turisti da tutta la regione e
da quelle limitrofe sia nell’edizione di maggio sia,
soprattutto, nella replica del 10 agosto in onore degli emigrati
per la quale accorrono anche da oltreoceano, in particolare dal
Canada.
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www.ansa.it è stato pubblicato il 2024-04-16 12:44:22 da
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