Albenga. “Bisogna prendere atto dello smarrimento della compagna Marta Gaia di fronte all’estrema chiarezza dell’sms inviato dal governo per suonare la sveglia a chi non ha interesse a lavorare. Evidentemente l’assessore ai servizi sociali del Comune di Albenga fatica ad accettare che, per gli opportunisti che sinora hanno campato sulle spalle dello Stato e dei contribuenti, è finito il tempo del mantenimento domiciliare”. Lo dichiara il consigliere comunale e coordinatore albenganese di Forza Italia Eraldo Ciangherotti replicando al commento dell’assessore ai servizi social ingauno sugli effetti della sospensione del reddito di cittadinanza.
Il governo guidato da Giorgia Meloni “ha preso una decisione molto coraggiosa, anche se impopolare – spiega Ciangherotti -. Grazie alla maggioranza di centrodestra in Parlamento, lo Stato manda un segnale forte a tutti quelli che sinora hanno abusato di questo sussidio di sostentamento. L’abolizione, per alcuni casi, del reddito di cittadinanza andrà ad incidere positivamente anche sulle truffe, in particolare per i casi di chi lavora in nero continuando a percepire il reddito”.
“Invece di attaccare il governo in carica – sottolinea il capogruppo albenganese -, l’assessore Gaia farebbe meglio ad applaudire a questa decisione, che favorirà l’occupazione, anche ad Albenga. Senza reddito, infatti, molte più persone, giovani e cittadini in età di occupazione, cercheranno attivamente lavoro”.
Conclude Ciangherotti: “Immagino quanto sia difficile per l’assessore ai servizi sociali albenganese mandare giù questa misura, anche perché per i compagni il vero funzionamento di una repubblica democratica in cui tutti contribuiscono con le proprie tasse al benessere dello Stato è un fatto quasi sconosciuto. In Italia, si ricordino sempre i “compagni” con il Rolex al polso, nessuno è mai deceduto di fame. Ci voleva però un governo di centrodestra per compiere un deciso e fondamentale passo verso la promozione di una società più responsabile e solidale”.
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