L’ex ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, è indagato dalla procura di Roma per i reati di peculato e rivelazione e diffusione di segreto d’ufficio. L’iniziativa dei magistrati romani arriva in seguito all’esposto presentato dal deputato di Avs Angelo Bonelli. Dato il ruolo rivestito fino a pochi giorni fa da Sangiuliano, il fascicolo verrà trasmesso al tribunale dei ministri. Le ipotesi di reato riguardano il rapporto tra l’ex ministro e Maria Rosaria Boccia, coinvolta in attività istituzionali senza avere un incarico.
“Devo ancora parlare con l’exministro Sangiuliano. Quello della Procura di Roma è un atto dovuto dopo l’esposto presentato dal parlamentare Bonelli”, afferma l’avvocato Silvero Sica, difensore di Sangiuliano intervistato questa mattina da La7.
Ha poi aggiunto: “Ho visionato le chat dell’ex ministro e sono sereno. Non ho alcun timore di quello che può dire questa signora”. Ha poi precisato: “Ho qualcosa da dire su questo punto. I giornalisti dovrebbero fare il loro lavoro: si verifica chi è l’accusatore e poi si passa all’accusato. Una certa stampa ha alterato le regole della professione”.
Anche la procura generale della Corte dei Conti del Lazio ha aperto un fascicolo per verificare un eventuale danno erariale legato alle trasferte dell’ex ministro alla Cultura e della sua ex consulente. Nel mirino del pool dei magistrati contabili del Lazio, coordinati dal procuratore Paolo Rebecchi, soggiorni in hotel, viaggi, pranzi, cene e l’eventuale utilizzo dell’auto blu.
Il tribunale dei ministri
Al tribunale dei ministri, come detto, gli inquirenti della Procura di Roma trasmetteranno il fascicolo che vede indagato Sangiuliano. Gli atti saranno completati da una breve relazione allegata alla denuncia presentata da Bonelli. Secondo norma la sezione specializzata del tribunale ordinario competente per i reati ministeriali ha 90 giorni per svolgere i compiti assegnati. Potranno essere ascoltate persone e date deleghe investigative per gli accertamenti. Al termine si può disporre l’archiviazione del procedimento con un decreto che – si ricorda – non è impugnabile. Diversamente si sollecita il procuratore affinché chieda l’autorizzazione a procedere.
All’attenzione dei Pm, coordinati dal procuratore Francesco Lo Voi, finirà anche la denuncia di Sangiuliano a carico di Maria Rosaria Boccia. “E’ in via di elaborazione – annunciava qualche giorno fa il legale dell’ex ministro, l’avvocato Sica – e intendiamo depositarla all’attenzione dei magistrati all’inizio della prossima settimana”.
Non è escluso che l’ex direttore del tg2 possa recarsi di persona negli uffici della Procura per depositare l’atto a cui verranno allegati una serie di documenti, file, che ricostruiscono, a detta del difensore, in modo minuzioso la cronologia dei fatti. “Dimostreremo l’assoluta correttezza della condotta del mio assistito” afferma l’avvocato che poi passa al contrattacco: “è innegabile che l’ex ministro, a mio modo di vedere, sia stato oggetto di pressioni illecite da parte di Maria Rosaria Boccia”.
Dopo questo annuncio Boccia ha scritto sui social: “Genny non mi ha ancora chiesto scusa e continua a minacciare una denuncia. Le denunce non si minacciano, si fanno, e queste continue minacce hanno il sapore di un’estorsione”.
Intanto, per oltre mezz’ora l’ex ministro oggi è stato all’interno della struttura Rai di Viale Mazzini. Ha incontrato i vertici dell’azienda per il suo rientro nell’organico aziendale, anche se probabilmente non immediato. Interpellato da LaPresse all’uscita dell’incontro non ha voluto rilasciare dichiarazioni: “Non dico nulla. Per favore vi chiedo di rispettare la mia privacy”, le uniche parole.
Boccia non potrà più accedere alla Camera dei deputati
Alla luce della violazione della regola che vieta l’effettuazione e la diffusione di foto e video senza autorizzazione, il Comitato per la sicurezza di Montecitorio, presieduto da Sergio Costa, ha stabilito, sulla scorta di precedenti analoghi, di interdire l’accesso alle sedi della Camera dei deputati alla Signora Maria Rosaria Boccia, fino a diversa deliberazione degli organi competenti. Si precisa che nel caso in oggetto la violazione ha riguardato siti particolarmente sensibili, tra cui la Galleria dei Presidenti e il Transatlantico. Lo rende noto la Camera.
Tecnicamente la sospensione dei permessi di accesso è una sanzione senza scadenza, rivedibile solo con una eventuale nuova deliberazione del comitato.
Boccia non si presenta in tv
Maria Rosaria Boccia, l’influencer campana protagonista del caso che ha costretto Gennaro Sangiuliano alle dimissioni da ministro della Cultura, non ha partecipato al programma “È sempre Cartabianca” in onda su Rete 4, come era stato annunciato. “Poco fa, Maria Rosaria Boccia ci ha detto che non si sente, vuole prendere del tempo, ragionare e discutere anche con la nostra redazione. E ci chiede di spostare l’intervista alla prossima settimana”, ha detto la conduttrice Bianca Berlinguer in apertura di trasmissione. “Boccia ha accettato di fare l’intervista con noi per raccontare la sua versione però ha avuto un ripensamento. Non siamo sicuri di trasmettere questa intervista, se si convince a scendere in studio o se decide di posticipare o di non andare mai in onda”.
A fine trasmissione, Berlinguer ha raccontato che Boccia era “arrivata fin qui in studio per intervenire in diretta” e che “l’intervista era stata annunciata anche da lei stessa sui social”. “In tanti anni di professione non mi era mai successo, sono rimasta senza parole, non mi aspettavo che questa intervista non si potesse realizzare perché lei stessa si era offerta, e come i nostri giornalisti sanno, aveva anche detto che voleva partecipare al talk, confrontarsi con gli altri, non voleva che la sua intervista venisse commentata senza di lei”, ha aggiunto la giornalista.
“Oggi pomeriggio è arrivata negli studi e dopo una lunga conversazione ci ha detto che non eravamo stati sufficientemente informati sul suo caso e che preferiva prendersi un’altra settimana di tempo, impegnandosi a tornare martedì prossimo. Era anche arrivata con anticipo” ha sottolineato esterrefatta Berlinguer, aggiungendo che Boccia non aveva chiesto mai nessun compenso, “dal primo momento in cui l’ho chiamata fino al momento in cui ha raggiunto gli studi”.
“Non sono scappata, non ho paura della verità”: così Maria Rosaria Boccia, dopo il forfait a È sempre Cartabianca, in un messaggio inviato a Bianca Berlinguer che lo ha letto in diretta durante la trasmissione. Nel messaggio la donna spiega di aver rinunciato all’intervista “solo perché non c’erano le condizioni per spiegare al meglio la situazione”.
L’articolo Sangiuliano, indagano la Procura di Roma e la Corte dei Conti. Gli avvocati: “Atto dovuto”
www.rainews.it è stato pubblicato il 2024-09-10 23:31:00 da
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