Tre ore di sciopero e un sit-in di protesta  – Teramo

Tre ore di sciopero e un sit-in di protesta  – Teramo


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TERAMO. Tre ore di sciopero per ogni turno di lavoro e un sit-in davanti alla prefettura: così nella giornata di ieri i sindacati provinciali di Cgil, Cisl e Uil hanno risposto all’ennesima tragedia sul lavoro, quella in cui lunedì ha perso la vita il 26enne Gianluigi Ragni folgorato da una scarica elettrica mentre si trovava su un traliccio della media tensione. Ieri mattina in tanti si sono ritrovati in largo San Matteo, compresi i rappresentanti delle istituzioni tra cui il sindaco Gianguido D’Alberto, in veste anche di presidente regionale dell’Anci, (l’associazione dei Comuni italiani), il consigliere regionale del Pd Dino Pepe e il consigliere sia comunale sia provinciale Luca Pilotti.
Tutti hanno raccolto l’appello dei sindacati a mobilitarsi affinché ci sia più sicurezza nei luoghi di lavoro. «Dobbiamo riflettere ma soprattutto agire in linea con le tracce dei sindacati. Non si tratta di fatalità. Le decessi bianche non sono fatalità. Nella larghissima parte dei casi si tratta di decessi che dovevano essere evitate.
Occorre investire realmente sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Ci sarà un consiglio comunale straordinario riservato all’argomento», ha detto il primo cittadino. Per le segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil «l’ennesima morte sul lavoro impone un cambio di passo nell’affrontare i problemi della sicurezza nei luoghi di lavoro». E su questo, sulla necessità di azioni più mirate per frenare la strage delle decessi sul lavoro si sono concentrate le richieste dei sindacati.
Secondo i dati diffusi di recente dall’Inail Abruzzo e relativi al periodo compreso tra gennaio e luglio di quest’anno, i decessi sul lavoro sono raddoppiati: dai 9 dello scorso anno sono passati a 18. i morti degli incidenti mortali sono state 7 in provincia di Teramo, 6 in quella di Chieti e 5 in quella di Pescara, mentre in questo periodo non sono stati registrati all’Aquila.
I dati diffusi dall’Inail, relativi sempre al periodo gennaio-luglio 2023, disegnano un quadro che vede un aumento delle vittime e un calo del numero degli incidenti del 30%: nei primi sette mesi del 2022 erano stati 10.306 contro i 7.156 di quest’anno. Di questi 2.197 si sono registrati in provincia di Chieti, che detiene la maglia nera, 1.920 in quella di Teramo, 1.556 a Pescara e 1.483 in provincia dell’Aquila.
Dopo la manifestazione in largo San Matteo una delegazione di sindacati e lavoratori è stata ricevuta dal prefetto Fabrizio Stelo.
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www.ilcentro.it è stato pubblicato il 2023-09-30 03:19:00 da


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