Un emporio solidale per le necessità e la dignità

Un emporio solidale per le necessità e la dignità


di Stefano Di Cecio

PISTOIA – La povertà è una condizione di disagio molto pesante per la vita delle persone e comprende molti aspetti, dalla mancanza di un luogo dove abitare, all’educazione e la solitudine. Per quanto riguarda invece la povertà alimentare, ovvero la possibilità di alimentarsi per vivere, la Caritas, di concerto con altri attori protagonisti, dal novembre del 2018 porta avanti un progetto importante, un vero e proprio market alimentare.

Il numero delle persone che si rivolgono a questo servizio si è stabilizzato, dopo l’impennata avuta durante il periodo del Covid, a circa seicento. Di questi il 41 %, corrispondente a circa 247 nuclei familiari, è di nazionalità italiana, il restante 59%, corrispondente a 355 nuclei familiari, è di nazionalità straniera.

L’Emporio si trova in via Ferraris 7 a Sant’Agostino ed è in tutto e per tutto simile ad uno dei numerosi supermercati di Pistoia. Vi si possono trovare prodotti alimentari ma anche quelli per l’igiene personale e la pulizia della casa. La differenza? Non serve il denaro per acquistare ma “punti” che vengono mensilmente caricati su una card personale rilasciata dal Centro di Ascolto della Caritas a seguito di una verifica sulle reali condizioni del richiedente come l’ISEE – ci dice Marcello Suppressa Direttore della Caritas.

Un emporio solidale per le necessità e la dignità

Qui entra in gioco il decisivo supporto dei i volontari presenti presso l’Emporio. Sono più di quaranta e rappresentano il valore aggiunto dell’attività perché mettono a disposizione la loro empatia, accompagnando le persone all’acquisto e intessendo una relazione con loro.

“Siamo un gruppo molto affiatato – ci dice Domenico Vacca – ci alterniamo per garantire la nostra presenza, c’è un bel clima ed entusiasmo. Facciamo anche le raccolte di beni da destinare all’emporio presso i punti Conad di viale Adua e del Fagiolo, diamo un sacchetto alle persone che vanno a fare la spesa chiedendo anche un minimo da raccogliere e le ultime raccolte sono state molto proficue”.

Questo in sintesi quello che viene fatto all’emporio ma è necessario a questo punto ricostruire la storia che ha portato oggi ad avere una realtà così importante. Lo chiediamo a Simone Toccafondi Segretario generale della Misericordia di Pistoia: “La Misericordia sostiene l’emporio della solidarietà fin dal 2001 quando, in occasione dell’anniversario dei cinquecento anni dalla fondazione, creammo lo spaccio della solidarietà in via del Can Bianco. Poi vedemmo, col passare degli anni, che questa era una soluzione inadeguata per rispondere alle esigenze reali della città; pensammo, di concerto con la Caritas, di creare un emporio, realtà che esiste anche in altre zone della Toscana, contando sull’aiuto determinante della Fondazione Caript e di quello strategico  e costante negli anni di Conad Nord Ovest. Le spese vive dell’Emporio, oltre alla ristrutturazione dei locali, ovvero l’affitto, per tutta la durata del progetto sono a carico della Fondazione, Caritas e Fondazione S.Atto, grazie ai contributi dell’8 per mille, sostengono il funzionamento dell’emporio e la Misericordia contribuisce con l’apporto di qualche volontario e di alcune risorse economiche”.

I ‘motori’ dell’Emporio

Dicevamo all’inizio che l’Open Day di oggi ha visto la presenza di molti attori protagonisti oltre alle già citate Caritas, Fondazione Caript, Conad Nord Ovest e Misericordia. Li ha presentati l’ex assessore comunale Mario Tuci soffermandosi sull’importanza e l’insostituibilità del lavoro dei volontari.

Il Vicario generale Don Cristiano D’Angelo in rappresentanza del Vescovo, dice: “Sappiamo che ci sono persone che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese e per noi è una ferita, ed è una gioia sapere dell’esistenza di questo servizio che risponde ad un bisogno umano ma anche ad una sensibilità che la fede alimenta”.

Sono intervenuti poi Adamo Ascari di Conad Nord Ovest: “Questo progetto è un’eccellenza del territorio per l’integrazione e la dignità delle persone”; Luca Gori della Fondazione Caript ricorda “il sostegno dato fin dall’inizio non è sporadico ma costante per rafforzare la coesione sociale, le risorse date camminano solo se ci sono persone, i volontari, determinati a farle fruttare”.

C’è stato poi l’intervento di un rappresentante della Banca Alta Toscana, Federica Fratoni (consigliera regionale), un rappresentante della Vannucci Piante, Alessandra Biagini (segretaria generale della CISL Pistoia).

Ha concluso gli interventi il Sindaco Alessandro Tomasi: “La prima riflessione che voglio fare – ha detto il Sindaco – è che senza questa rete non è possibile dare un’assistenza a tutto campo alle persone che hanno bisogno. La seconda è che riceviamo solo feedback positivi dalla vostra attività”.

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www.reportpistoia.com è stato pubblicato il 2025-02-15 15:47:46 da Stefano Di Cecio


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