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Buongiorno a tutti, e un ringraziamento alla Presidente Anghileri per l’invito. Voglio, ovviamente, anche cogliere l’occasione per farle l’in bocca al lupo per il suo lavoro.
Mi spiace davvero non essere con voi oggi nella splendida Rapallo, ma come sapete sono in partenza per il Canada per il Vertice del G7 e mi è stato impossibile essere con voi. Ci tenevo però a non far mancare il mio contributo, anche se da remoto, ad un appuntamento come il Convegno dei Giovani Imprenditori, che da oltre 50 anni rappresenta un momento molto importante di confronto e di riflessione sulle principali sfide della nostra Nazione.
Voglio farvi i complimenti per il titolo che avete scelto per questa cinquantaquattresima edizione, ovvero “passione d’impresa”. È, dal mio punto di vista, un titolo che descrive molto bene lo spirito che anima gli imprenditori italiani e che ogni giorno dà forza, solidità e coraggio al sistema produttivo e industriale nazionale.
Un gigante del pensiero europeo e occidentale come Hegel ha detto che “nel mondo nulla di grande è stato fatto senza passione”. Aveva ovviamente ragione, perché la passione è il motore che ci spinge a superare di volta in volta i nostri limiti e a fissare obiettivi sempre più ambiziosi. La passione è qualcosa di estremamente concreto, che muove le scelte che voi fate ogni giorno alla guida delle vostre imprese, che vi spinge a non mollare nei momenti difficili e a superare le difficoltà, anche per il bene dei lavoratori e dei territori in cui operate. Perché non è solo l’indice dei profitti a motivare le vostre decisioni, ma anche l’idea che c’è dietro il vostro lavoro e l’impatto che il vostro lavoro ha su chi vi sta intorno e sulla comunità. Questo è quello che fa la differenza. Questo è quello che rende il sistema produttivo e industriale italiano un unicum, che crea valore sociale, ricchezza, benessere.
Anche e soprattutto per questo, il Governo ha scelto di essere al vostro fianco e di impegnarsi per mettere ognuno di voi nelle condizioni di lavorare al meglio delle proprie possibilità. Lo abbiamo dimostrato ad esempio incentivando le imprese che assumono e investono, creando un ambiente in grado di favorire gli investimenti italiani ed esteri, intervenendo con le risorse a disposizione per fronteggiare il caro energia, gettando le basi per una nuova politica energetica che possa risolvere strutturalmente il problema per favorire la competitività del sistema Italia sui mercati internazionali. Ma anche e soprattutto difendendo le nostre imprese da quella declinazione eccessivamente rigida e ideologica della transizione ecologica, che si è rivelata drammatica per la competitività europea e insostenibile dal punto di vista sociale e occupazionale.
Abbiamo fatto tutto questo con la consapevolezza che l’Italia è una grande Nazione, e che non intende rinunciare ad essere una potenza economica, produttiva e industriale. L’Italia ha accumulato ritardi e difficoltà che certamente deve recuperare, sono molte le cose che vanno sistemato e corrette, però io sono convinta che dobbiamo tornare a pensare in grande e che è possibile disegnare una politica industriale che abbia una visione di medio e lungo periodo. Una strategia, cioè, che non guardi solo all’oggi ma sappia anticipare i tempi. Possiamo farlo, puntando ovviamente sui nostri asset strategici, su ciò che sappiamo fare meglio, sulla solidità del Made in Italy ma anche avendo il coraggio di osare, di scommettere sulle filiere innovative. L’Italia è stata per secoli la Patria del genio, della ricerca e dell’innovazione, e può esserlo ancora.
Vogliamo fare tutto questo, ovviamente, insieme a voi, semplicemente perché non potremmo farlo senza. Insieme a chi ha la passione di fare impresa e chi non ha paura di investire nel futuro. Quindi, grazie per quello che abbiamo fatto insieme ma soprattutto grazie per quello che ancora faremo insieme.
Ovviamente buon Convegno!
www.governo.it è stato pubblicato il 2025-06-13 16:16:18 da Redazione
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