a breve la norma»- Corriere.it

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di Carlotta De Leo

Il ministro della Salute annuncia un disegno di legge: «In Manovra 2,2 miliardi in più per la sanità, segno di un’inversione di tendenza di questo esecutivo»

Novità in arrivo per le regole dell‘isolamento Covid. «Stiamo lavorando per fa sì che gli asintomatici possano dopo cinque giorni rientrare nelle loro attività. Su questo, a breve, presenteremo un disegno di legge». Lo annuncia il ministro della Salute, Orazio Schillaci che da settimane è al lavoro per «semplificare» le regole della quarantena per i positivi: l’ipotesi più accreditata è che per gli asintomatici possano bastare 5 giorni di isolamento dopo l’infezione, «eventualmente eliminando anche senza tampone finale».

«Sono convinto — aggiunge — che siamo in una fase diversa della malattia da Covid 19 che oggi non è quella che abbiamo visto tre anni fa. Manteniamo alta l’attenzione ma siamo fiduciosi che si possa uscire dal Covid e pensiamo che sia importante ora pensare ai tanti problemi che con il Covid sono rimasti indietro, come le liste d’attesa e gli screening oncologici».

A Campobasso, per l’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università del Molise, Schillaci rivendica una «inversione di tendenza» dell’esecutivo Meloni. «Il nostro Sistema sanitario nazionale (Ssn) una volta era il migliore di tutti, ma dal 2013 in poi è stato definanziato pesantemente». «Carenze e difficoltà di oggi » sono il risultato di «scelte sbagliate del passato quando la sanità era considerata la cenerentola del bilancio statale.

Il Covid, spiega il ministro, «tra tanti guai che ha provocato, l’unica cosa che ha fatto capire è quanto sia importante la sanità e la sanità pubblica. Soltanto con l’arrivo di questa terribile pandemia e di fronte a 180mila morti si è capito che la spesa per la salute è una spesa primaria e irrinunciabile.». Oggi in una situazione di grave difficoltà, con la necessità di sostenere famiglie e imprese, «il governo ha assicurato alla sanità 2,2 miliardi di euro in più nel 2023 e altri 2,4 miliardi nel 2024. Questo è un primo segnale di inversione di tendenza che sono certo si consoliderà con i bilanci dei prossimi anni»

Ma è chiaro, ammette il ministro, che la sanità «che va riorganizzata, perché il Covid ha dimostrato quanto sia fragile in molte regioni il territorio». In primo luogo va corretta «una distorsione che si è creata nel corso degli anni: il sovraccarico delle strutture ospedaliere » e «riaffermare il ruolo strategico della sanità territoriale per migliorare i servizi ai cittadini». «Bisogna avere idee innovative per far sì che il territorio possa farsi carico di tanti problemi che oggi finiscono negli ospedali causando i tanti disservizi che conosciamo». Occorre poi, ribadisce il ministro, «ridurre il gap tra Nord e Sud perché il diritto alla salute è garantito dall’articolo 32 della nostra Costituzione».

29 novembre 2022 (modifica il 29 novembre 2022 | 14:32)

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roma.corriere.it è stato pubblicato il 2022-11-29 15:16:39 da Carlotta De Leo

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