Albenga, Tomatis (Fratelli d’Italia) alza il muro: “No al Cpr”. E attacca il Pd

Albenga, Tomatis (Fratelli d’Italia) alza il muro: “No al Cpr”. E attacca il Pd



Albenga. “No al Cpr di Albenga”, così Fratelli d’Italia, per voce di Roberto Tomatis, alza le barricate ad Albenga. E lo fa ricordando alcuni episodi già segnalati in passato: “Abbiamo denunciato la presenza di dormitori abusivi a cielo aperto anche in strutture abbandonate in pieno centro abitato e dopo l’apertura di un centro di prima accoglienza fortemente voluto dal Partito Democratico al costo di 120 mila euro per 60 giorni per un numero massimo di 20 persone, ora si paventa l’ipotesi di un Cpr”. 

“Già per il centro di prima accoglienza avevamo posto una serie di dubbi a cominciare dalla totale assenza dei controlli sugli ingressi e sui ‘fuggitivi’ dal centro stesso. Ora non possiamo far altro che esprimere la nostra contrarietà al Cpr che andrebbe a gravare ulteriormente la già difficile situazione della sicurezza”. 

Per Tomatis “queste sono le conseguenze di comportamenti scellerati della sinistra dove i parlamentari del Pd salivano a fare i ‘mozzi’ sulla nave di Karola Rakete stracolma di migranti irregolari speronando le nostre navi militari pur di entrare in porti non assegnati, lo stesso Pd che ha mandato a processo un ministro della repubblica per aver negato l’ingresso nei porti Italiani agli stessi, lo stesso Pd che deposito un disegno di legge per dare la pensione agli immigrati anche senza i requisiti di anzianità cosa che agli italiani viene negata”. 

“Oggi quindi ci troviamo a fronteggiare un esodo biblico dovuto al grande business che ruota attorno a questo fenomeno. Detto ciò stigmatizziamo la sinistra ingauna per essersi schierata a favore di questo “mercato umano” e di tutte quelle persone che da un lato fanno leva sui principi cristiani di accoglienza e dall’altra ne trovano fonte di guadagno. Diciamo no al Cpr a Vadino quartiere già abbandonato dal Pd in questi ultimi anni che, con questa nuova ‘mazzata’, verrebbe distrutto definitivamente e che già deve fare i conti con l’assenza di sicurezza e con il valore degli immobili già fortemente ridimensionato”, ha concluso Tomatis. 





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