“Abbiamo fatto il punto sulle ultime iniziative di contrasto alla criminalità. Non solo su Caivano, con i magistrati abbiamo analizzato il contesto dell’area metropolitana. E andremo avanti. Ovviamente i problemi sono trasversali ad altri contesti, a cominciare dalle occupazioni abusive degli alloggi. Abbiamo parlato del controllo del territorio anche con il sindaco di Napoli. Andremo avanti”.
Lo ha detto il ministro dell’interno Matteo Piantedosi al termine del comitato per l’ordine e la sicurezza appena concluso in Prefettura, a Napoli. Al vertice erano presenti, oltre al prefetto Claudio Palomba, i vertici degli uffici giudiziari inquirenti, quelli delle forze dell’ordine, il sottosegretario Nicola Molteni e il Capo della polizia Vittorio Pisani.
“Intensificheremo le operazioni di controllo nei quartieri a rischio di Napoli e di tutta l’area metropolitana, come sollecitato dal sindaco Manfredi. E stiamo valutando anche una intensificazione delle unità dell’esercito. Abbiamo rinforzato di una trentina di unità del personale amministrativo alla procura di Napoli Nord”. Accolte le sollecitazioni del sindaco su maggiori controlli del territorio. Si opererà in primis su Quartieri Spagnoli, Vasto e Ponticelli.
“Queste sono le prime giornate di attivazione di una metodologia rinnovata di controllo del territorio. Riteniamo che ci siano elementi di grande soddisfazione e quindi intendiamo proseguire, in maniera sistematica, come abbiamo fatto con Caivano. Ma non è solo Caivano, perché ci sono dei contesti territoriali che pongono problemi analoghi”.
“Non credo – come qualcuno ha detto – che siano servizi sproporzionati rispetto ai risultati”, sottolinea il ministro. Lo scopo primario “è rendere tangibile la presenza dello Stato in cui troppo spesso si è detto, con una narrazione un po’ retorica, che lo Stato non c’è. E invece questa è la prima risposta: lo Stato c’è”. E poi “abbiamo ottenuto anche dei risultati che sono il segno tangibile di una ripresa del controllo”.
“Abbiamo scritto questo intervento normativo con il contributo di pensiero che ci veniva dalle autorità giudiziarie minorili e non credo che ci sia una visione eccessivamente ‘carcerocentrica’. L’abbassamento dell’età per misure di prevenzione – ha sottolineato Piantedosi – ha un’attinenza con il sistema penale e carcerario ma solo nel senso di anticipare la prevenzione, cioè il verificarsi di determinati fatti e prendere già in carico il minore. Abbiamo cercato un punto di equilibrio”.
In serata intanto è arrivata la firma del presidente Mattarella al cosiddetto decreto Caivano con “misure urgenti di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile, nonché per la sicurezza dei minori in ambito digitale”. L’esame partirà dal Senato.
La situazione a Lampedusa e l’emergenza migranti
A Napoli il Ministro Piantedosi ha anche parlato dell’emergenza migranti e ha parlato della telefonata con il suo omologo francese: “Sono molto soddisfatto, ci siamo ripromessi di ritrovarci su questa visione comune e non era scontatissimo. È molto importante che l’Europa e Paesi importanti come la Francia siano con l’Italia per la cura più importante per la problematica che è cercare di bloccare le partenze, lavorare quindi su flussi regolari e bloccare le partenze irregolari che sono a beneficio solo di trafficanti senza scrupoli. C’è una presa di coscienza che il primo obiettivo che l’Ue deve cercare di perseguire è bloccare le partenze illegali. È l’unico modo per avere una sana politica di integrazione che serve anche alla nostra società ed economia”. E sulla situazione di Lampedusa: “A Lampedusa la situazione è stata ed è abbastanza complicata. Abbiamo avuto una concentrazione di arrivi in alcuni giorni, era già accaduto ad agosto, un numero di arrivi che ovviamente ci ha messo a dura prova nella gestione del sistema di accoglienza. Nonostante situazioni sicuramente non ordinarie, da non augurarsi e complicate, c’è stata una tenuta e ringrazio il personale che lavora a Lampedusa, le forze dell’ordine, la Croce Rossa. Segnalo che nonostante tutto – ha proseguito il titolare del Viminale – e anche nonostante alcune espressioni usate, fino ad alcune settimane fa c’era la discussione dell’ideologizzazione dello stato di emergenza, ora è stato dichiarato anche a livello comunale. Ci hanno accusato di aver esagerato quando volevamo avere a disposizione procedure e metodologie per fronteggiare questa situazione. Qualcuno dice ancora che non abbiamo una visione o una previsione, invece proprio perché li avevamo messi in conto – ha sottolineato – ci siamo organizzati per tempo”.
L’articolo “Andremo avanti con le operazioni ad alto impatto”
www.rainews.it è stato pubblicato il 2023-09-15 22:54:00 da