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“A livello nazionale stiamo
studiando il caso che coinvolge Gaetano Galvagno ed Elvira
Amata, girano carte in maniera non regolare: questo genera
tristezza. Stiamo cercando di capire i fatti, non vogliamo
sostituirci ai giudici che cercano i reati, noi valutiamo i
comportamenti anche se non si configurano reati. Siamo rigorosi
e non facciamo sconti”. Così il commissario di FdI in Sicilia,
Luca Sbardella, a proposito dell’inchiesta della Procura di
Palermo che ha iscritto nel registro degli indagati per
corruzione il presidente dell’Assemblea siciliana Gaetano
Galvagno e l’assessore regionale al Turismo Elvira Amata.
“Leggo sulla stampa delle cose che non ritrovo nelle carte
che informalmente
ho ricevuto, non so se siano ricostruzioni giornalistiche o
fatti avvalorati da indagini – aggiunge – Credo che nemmeno gli
indagati abbiano documenti a disposizione. Se avessimo un quadro
certo come partito potemmo prendere decisioni anche prima delle
decisioni della Procura”.
E ancora: “Sento il presidente della Regione siciliana
Renato Schifani su mille aspetti, l’interlocuzione è continua.
Abbiamo accennato anche alla vicenda dell’indagine della Procura
di Palermo, ma sono aspetti delicati”. Dimissioni di Gaetano
Galvagno in caso di rinvio a giudizio? “Lo decideremo, non ne
abbiamo
parlato. Ricordo comunque che FdI è un partito rigoroso”.
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www.ansa.it è stato pubblicato il 2025-07-05 21:07:29 da
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