Solo assenze fisiologiche in Consiglio comunale all’indomani della seduta andata deserta. Sono tornati nei ranghi e ai posti di combattimento i consiglieri di maggioranza, qualcuno semmai un po’ più scuro in volto del solito. Allineati e coperti, almeno per oggi, quando bastava un terzo dei componenti dell’assemblea in seconda convocazione.
L’opposizione, come da copione, l’ha inchiodata ai banchi per quasi cinque ore con le pregiudiziali. Ha contestato, a cominciare da Giuseppe Mainiero, la convocazione in via d’urgenza, in assenza di un avviso di seconda convocazione e senza che fossero stati i capigruppo a decidere, come avviene ormai da un anno a questa parte e come rimarcato da Raffaele Di Mauro.
La trattazione dei punti all’ordine del giorno è stata invertita, per rispondere all’imminente scadenza dell’approvazione del programma degli interventi per il Diritto allo Studio, passando poi alla ratifica della variazione di bilancio, già oltre i termini. I socialisti sono rimasti al loro posto, solo Cataneo vota secondo coscienza e ad un certo punto ha lasciato l’aula.
Di sabato, i consiglieri hanno affrontato una seduta fiume con qualche tensione all’inizio dei lavori, specie quando l’ex candidato sindaco Antonio De Sabato ha offerto compresse e supposte di paracetamolo ai dirimpettai che si erano assentati il giorno prima, accusati di aver disertato la seduta per “beghe interne”. Una provocazione che ha fatto scoppiare una bagarre.
La sindaca Maria Aida Episcopo smentisce che ci siano fibrillazioni all’interno del campo largo progressista: “È dialettica politica, chi stava male ha mandato la giustifica. Contateci. Purtroppo devo ricordare alla minoranza che sono 10 consiglieri ed esprimono 5 leadership. Insomma, li vedo abbastanza meno solidi di questa maggioranza”.
Smentisce anche che alcuni consiglieri abbiano rimesso le deleghe: “Solo Dal Maso. Normale dialettica, ne sto per dare altre due, quindi non c’è problema”.
Non cede a richieste di rimpasto, pur considerando legittime le istanze di forze politiche come il Psi e Italia del Meridione: “Ognuno vuole più visibilità e maggiore rappresentanza. Mi piacerebbe avere ‘n’ assessorati e incarichi. Come vedete, non sono iperfagica per quanto riguarda me e la mia lista. Siamo in serenissimi rapporti – conclude Maria Aida Episcopo –, poi se ognuno vuole dare una lettura plumbea in casa d’altri è legittimato a farlo, e noi lo rispettiamo, ma io non la do”.
www.foggiatoday.it è stato pubblicato il 2024-12-14 20:37:00 da
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