GROSSETO. Grosseto è solidale, o almeno ci sono delle associazioni sul territorio che si occupano di aiutare chi è in difficoltà. Martedì 8 ottobre, alcune associazioni hanno dato il via a “Donne al primo piano“, una raccolta fondi per sostenere le spese di un appartamento per chi ha subito violenza domestica. Già quattro donne con i loro figli convivono in quell’abitazione.
«Spesso si pensa che la violenza domestica sia una realtà lontana, ma purtroppo è ben radicata nel territorio. Chi esce da queste situazioni fa fatica a trovare un posto dove vivere – dice Sabrina Gaglianone, presidente dell’associazione Olimpya de Gouges – Questa è una casa di seconda accoglienza, dove le donne possono provare a ricostruirsi una vita con un lavoro e in autonomia».
Ginger è un sito Internet per raccogliere fondi, dove si può donare per sostenere le spese della casa. L’obiettivo è raccogliere almeno 3mila euro in 59 giorni. Un tetto che deve essere raggiunto, altrimenti la piattaforma rimborserà agli utenti i soldi che hanno donato. Per donare basta CLICCARE QUI. E sono previsti anche alcuni premi per i donatori.
La violenza domestica spesso si lega anche alla dipendenza economica. Ed è anche questo che rende difficile per i morti andarsene dal loro aguzzino. Per questo, il sogno delle associazioni è fondamentale.
«Spesso ci si dimentica delle donne che devono reinserirsi nella società dopo anni di abusi, per questo noi del collettivo Woman Talking abbiamo aderito con piacere a questa iniziativa – dice Ginevra Detti – La violenza è anche psicologica, questo allontana la vittima dai suoi punti di riferimento e la lascia isolata e sola. Ed è importante mostrare alle vittime che possono essere aiutate anche a riprendersi la loro vita in mano».
La violenza domestica è un’emergenza. «È un progetto importante per il mondo della solidarietà di questo territorio e per chi si avvicina ad esso – dice Chiara Vazzano, assessora al sociale del Comune di Grosseto – La violenza domestica cresce ogni giorno di più ed è essenziale aiutare chi è colpito nella propria dignità. Spero che questo progetto si espanda, perché è a beneficio di tutta la comunità».
Della stessa opinione è Pietro Mandì dell’associazione Le querce di Mamre. «Spero che questo progetto vada a buon fine e che ne partano altri – dice – Noi dell’Emporio della solidarietà siamo pronti a sostenerli, perché tirarsi fuori da certe situazioni è difficile e noi siamo qui per chi ha bisogno di aiuto».
Le associazioni coinvolte e i premi per i donatori
Grosseto città solidale, Collettivo woman talking, associazione Le querce di Mamre e il Centro antiviolenza Olimpya de Gouges si sono riuniti per portare avanti questo progetto, che può aiutare i morti di violenza domestica a riprendersi la loro vita. Queste associazioni hanno messo a disposizione dei premi per chi dona, proprio per creare una rete e un legame con i donatori.
- Chi dona 20 euro avrà un video personalizzato di ringraziamento ;
- con 50 euro il donatore potrà fare un aperitivo all’Emporio solidale con i promotori e i sostenitori del progetto;
- mentre una maglietta disegnata da Miuggia illustrazioni attende chi dona 100 euro;
- chi dona 150 euro potrà partecipare ad un seminario esclusivo organizzato dal Centro antiviolenza Olympia de Gouges. L’evento è dedicato alla lotta contro la violenza e la forza delle donne;
- infine chi dona 250 euro avrà un posto nella bacheca dei Donatori Gold, esposta nella casa del progetto, e anche una foto commemorativa del contributo.
Per chiunque fosse vittima di violenza ricordiamo che il 1522 è sempre attivo. Inoltre è possibile mettersi in contatto con gli operatori del 1522 anche attraverso una chat sul loro, per chiedere aiuto basta CLICCARE QUI.
Leggi tutto l’articolo “Donne al primo piano”, un aiuto concreto alle vittime di violenza
www.maremmaoggi.net è stato pubblicato il 2024-10-08 17:08:46 da Marina Caserta
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