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Circa trentamila laureati in Scienze dell’educazione tra il 2017 e il 2019 sono ‘caduti’ in un difetto burocratico che di fatto gli impedisce di insegnare. E non solo: per diventare a tutti gli effetti educatori, dovrebbero sostenere nuovamente gli esami, la tesi di laurea e le tasse universitarie.
La situazione si è creata a partire da un decreto del 2017, in cui venivano stabilite nuove linee guida per l’impiego negli asili nido: non è più sufficiente una laurea in Scienze dell’educazione e della formazione, ma diventa necessario un “curriculum ad hoc”, a cui le università di tutta Italia hanno cercato di adeguarsi. Il decreto attuativo degli atenei, entrato in vigore l’anno successivo, non è bastato a rendere inutile il titolo dei giovani laureati, che nel…
www.bolognatoday.it è stato pubblicato il 2025-07-11 15:47:09 da

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