Quesada, le dimissioni di Giovanni Toti hanno aperto una tornata elettorale lampo per la Liguria: come vi muoverete in merito?
“Per prima cosa dovremo ascoltare i territori, la lista a oggi non è ancora pronta, anche perché non avremmo potuto prepararla prima delle dimissioni di Toti. Chiaramente cercheremo di far uscire candidati da tutte le aree della provincia, ma prima dovremo fare delle consultazioni per poter decidere. Stiamo chiaramente ragionando con i territori per garantire una rappresentanza territoriale che tenga conto delle varie sensibilità anche dei partiti. Sarà poi da tenere conto che il voto delle regionali è un voto politico, come quello delle europee, quindi sarà da non sottovalutare il trend politico attuale, anche alla luce del risultato delle europee”.
Chi potrebbe essere un candidato per la presidenza?
“Beh sicuramente c’è Andrea Orlando che ha dato la sua disponibilità, poi immagino che anche dal mondo del civico ci saranno delle proposte ma alla fine la candidatura del presidente sarà una decisione della coalizione. Faremo un gruppo ampio, che comprenderà Azione, Sinistra e liste civiche, anche Italia Viva sarà dei nostri, quindi ora dovremo parlarci tra tutti e trovare una soluzione che possa essere la migliore possibile”
I prossimi giorni per voi saranno molto frenetici, considerata la scadenza di 90 giorni
“Tra la costruzione delle liste e gli assetti interni, senza parlare della parte civica, ora arriva una fase di incontri e consultazioni impegnativa. Io credo che alla fine nei 90 giorni stabiliranno un election day al 18 novembre, quindi probabilmente avremo fino al 10 ottobre per fare le liste; abbiamo davanti quindi circa 60 giorni pieni. Sono convinto che se riusciamo a coordinarci senza eccessive discussioni potremo portare le varie liste a Genova senza nessun problema“.
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