I due giovani, appena giunti in Italia da pochi giorni, sono stati immediatamente sottoposti a identificazione e portati in Questura per ulteriori accertamenti. Durante i controlli, è emerso che uno dei due era destinatario di un mandato di arresto europeo emesso dalla Francia. L’uomo era sospettato di far parte di una banda armata specializzata in reati predatori.

Il sospettato è stato prontamente arrestato e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per l’avvio delle procedure di consegna allo Stato richiedente. Gli approfondimenti condotti finora hanno rivelato che entrambi i soggetti appartengono a un vasto gruppo criminale, composto sia da uomini che da donne, specializzato in numerosi reati contro il patrimonio.

La banda, specializzata in furti con destrezza, in particolare utilizzando la tecnica dell'”abbraccio”, e furti con l’uso di disturbatori di frequenza, noti come “jammer”, che impediscono la chiusura dei veicoli, rappresenta una minaccia significativa per la sicurezza pubblica.

Gli investigatori hanno acquisito informazioni, foto, oggetti e documenti durante l’operazione, i quali sono ora al vaglio degli inquirenti. L’obiettivo è verificare il coinvolgimento della banda in reati commessi non solo nella provincia, ma sull’intero territorio nazionale.

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