Filippo Zanin e Francesco Favilli, i due alpinisti morti sulla Marmolada

lapoliticalocale
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Sono stati recuperati dall’elicottero Falco 2 i corpi senza vita di due alpinisti trevigiani, Filippo Zanin, 36 anni, nato ad Asolo ma residente a San Zenone degli Ezzelini, e Francesco Favilli, 44 anni, originario di Pordenone ma residente a Maser. Entrambi lavoravano come dirigenti dell’azienda “Scarpa” di Asolo, il primo come marketing specialist, il secondo come brand manager.

L’allarme è stato dato dalla moglie di una delle vittime. La donna non lo ha più visto rientrare e ha chiamato il numero unico di emergenza, precipitati già ieri dalla parete sud della Marmolada, dove stavano scalando la Via Don Chisciotte. Ieri sera verso le 23.20 il Soccorso alpino della Val Pettorina è stato attivato dalla Centrale del Suem, allartata dalla moglie di uno dei due, a cui aveva mandato un messaggio senza ricevere risposta attorno alle 14. Ritrovate le macchine, una parcheggiata a Malga Ciapela, da dove erano saliti al Rifugio Falier, e una in Fedaia, dove sarebbero arrivati scendendo dal ghiacciaio una volta completata la via, i soccorritori sono saliti fino a Malga Ombretta a sud e lungo il ghiaccio sul versante nord per vedere se i due scalatori fossero in ritardo. Non trovandoli, alle 5.30 questa mattina una squadra è salita al Rifugio Falier per osservare la parete con il binocolo, senza vederli. Da Belluno è quindi decollato Falco 2 che si è diretto subito sui ghiaioni alla base della parete, rinvenendo purtroppo i corpi esanimi. Constatato il decesso, le salme sono state recuperate e trasportate alla cella mortuaria di Rocca Pietore. Dalle prime informazioni, i due alpinisti, che erano partiti ieri alle 4.30 dal Rifugio Falier per attaccare la via, potrebbero essere precipitati già sui primi tiri. 

Filippo e Francesco erano accomunati dal grande amore per la montagna e da un’amicizia coltivata nel tempo, durante il lavoro comune alla “Scarpa” di Asolo. Il 36enne aveva vissuto con la famiglia a Fonte prima di trasferirsi, un anno e mezzo fa, a San Zenone degli Ezzelini, in via Coltrù, ed era sposato con Giulia, con una figlia nata nel 2022, Emma. Lascia i genitori Fernanda e Pierluigi oltre ai fratelli Edoardo, Eleonora e Marta. «Filippo era una persona solare, davvero ogni volta che lo incontravi con lui ti strappava sempre un sorriso. Da piccoli appunto giocavamo insieme perché i nostri genitori e loro sono amici di famiglia, nonché lui è anche il compagno di classe di mia sorella, quindi ho davvero dei bellissimi ricordi di lui» lo ricorda così Matthew Sommadossi, sindaco di Fonte «Un abbraccio davvero forte in questo momento difficile. L’amministrazione e tutti i fontesi davvero vi abbracciano e sono con voi». Il 44enne era invece residente a Maser, in via Cal Moreggio,  aveva due figli, un maschio di 8 anni e una femmina di 11 anni che vivevano con l’ex moglie, Fosca Zane, nel veneziano. «E’ un grande dispiacere ed un grave lutto per la comunità» ha commentato la sindaca di Maser, Claudia Benedos «viveva qui solo dal giugno del 2022, era una persona giovane e dinamica».

«Siamo distrutti dal dolore» così ha commentato Sandro Parisotto, presidente di Scarpa «Filippo e Francesco erano due persone veramente speciali, nonché professionisti particolarmente apprezzati e conosciuti per il profondo amore per la montagna. Una passione che avevano portato in azienda e trasferito a tutti i colleghi. La notizia della loro scomparsa ci ha lasciati senza parole, siamo sotto shock: si tratta di una perdita che crea un enorme vuoto sotto tutti i punti di vista».


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www.trentotoday.it è stato pubblicato il 2024-09-04 18:37:00 da

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