Studiare a Spezia non per stare vicini a casa, ma perché ci sono delle specificità uniche che attraggono studenti da tutta l’Italia e non solo. L’imperativo è un po’ sempre quello, elemento caratteristico per una piccola università che non ha alcuna velleità di fare concorrenza agli atenei storici ma deve aver la capacità di ritagliarsi uno spazio sempre più credibile nel panorama dell’istruzione superiore. Era ed è la mission con cui, a ben guardare, nacque a suo tempo il polo universitario della Spezia, un unicum fin dagli albori. Un tema fondamentale per una città che vuole cambiare davvero, trattato in questi mesi su richiesta di Marco Raffaelli del Partito democratico, dalla commissione consiliare presieduta da Oscar Teja.
E così dopo aver ascoltato gli industriali spezzini, gli studenti del polo e, ieri, il presidente dell’Adsp del Mar Ligure Orientale, Mario Sommariva, oggi è toccato ai vertici di Promostudi. Tutti d’accordo su due punti: pubblicizzare il polo in modo massivo e mirato sia in provincia che fuori dalla stessa su cui si sta già lavorando in particolare nei diversi saloni Orientamenti che si svolgono in Italia; trovare qualcosa che caratterizzi Spezia anche perché corsi di logistica ci sono sia a Genova che a Livorno. L’ideale è quello di far nascere un corso di laurea specialistico che abbia la stessa forza trovata nell’ingegneria nautica. “Per quanto riguarda i corsi aggiuntivi c’è una grande attenzione riguardante la logistica – spiega Ugo Salerno, presidente di Promostudi -. A luglio ci siamo visti con il Rettore per sottolineargli la volontà di ragionare su queste possibilità. Va detto però che i corsi specializzati di logistica che si svolgono a Genova attualmente non sono popolati da tanti studenti”. Da qui un’idea concreta che Salerno spiega ai consiglieri commissari e che potrebbe attuarsi già nel 2025: “Organizzare un master in logistica di primo livello, strutturato dalla Facoltà di economia dell’Università di Genova”. Altra possibilità sulla quale però bisogna ancora lavorare riguarda invece il corso di Diritto ed economia delle imprese per il quale “si potrebbe aggiungere biennio aggiuntivo per conseguire una laurea in giurisprudenza o economica”, spiega ancora Salerno. Che aggiunge: “In passato si è pensato a qualcosa di legato al turismo, per esempio un corso più legato al marketing vista la presenza delle Cinque Terre ma anche in questo caso certi approdi vanno ben ragionati perché ne esistono tanti di corsi nelle varie città universitarie”.
Il quadro si amplia all’esistente e pone riflessioni necessarie per un’universitaria che aspira, un giorno, a camminare con le sue gambe. Che, detto in parole semplici, significa aumentare il numero di iscritti in modo significativo alleviando almeno in parte gli enti che compongono Promostudi dell’onere economico. Dalla comunità portuale, come ha ricordato Raffelli, anche recentemente sono arrivati diversi appelli in merito, l’altra sponda può arrivare dalle realtà industriali che insistono alla Spezia, prima fra tutti quella Fincantieri che vive un periodo storico di rinnovata floridezza: “Abbiamo visto che il corso di Ingegneria meccatronica non trova troppo interesse e peraltro c’è anche a Genova (e ora non si può più presentare lo stesso corso se c’è anche nella città sede principale dell’Ateneo, ndr). Valutiamo la possibilità di cambiarlo a partire dal nome magari coinvolgendo il tema dell’l’I.A. Fra Spezia e Genova solo 18 iscritti…”, spiegano Salerno e il suo vice, il professore Simone Lazzini. Senza dimenticare il Polo della subacquea di cui si è detto e ridetto con tanto di presentazioni in grande stile ma che di fatto non è ancora partito: “Un polo nazionale di quel calibro non può fare a meno di un percorso di formazione”, dice l’ingegner Sauro Gazzoli, componente del comitato esecutivo di Promostudi.
Infine un passaggio sul polo universitario di Viale Fieschi per il quale ci sono dei passi avanti importanti sotto il profilo della logistica: “Siamo vicini all’accettazione delle offerte per la costruzione dei nuovi 57 alloggi nell’area dell’ex Falcomatà e stiamo lavorando per avere una mensa dedicata che vada oltre l’accordo stipulato con la Marina Militare. Sarebbe un indubbio valore per l’intero campus”, dice Salerno.
Leggi tutto l’articolo Il polo universitario vuole crescere e camminare con le proprie gambe: “Cinquantasette alloggi, una mensa interna e un master in logistica da lanciare nel 2025”
www.cittadellaspezia.com è stato pubblicato il 2024-09-11 00:01:45 da
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