Proseguono nel savonese le
iniziative di protesta contro il rigassificatore che dovrebbe
arrivare a Vado Ligure nel 2026. A associazioni e comitati si
aggiunge ora un istituto scolastico: è quello di Quiliano,
Comune in cui verrebbero posati diversi chilometri di tubature
e nel quale è già in corso una raccolta firme contro la
realizzazione di un impianto di regolazione in località
Gagliardi.
La dirigente Angela Cascio e il collegio docenti hanno
approvato all’unanimità una delibera con cui prendono posizione
contro il progetto, ne chiedono il ritiro immediato e annunciano
la volontà di “disertare qualsiasi proposta idi educazione
ambientale, civica e di salute che pervenga dalla Regione
Liguria o dagli enti ad essa collegati ritenendo ipocrita la
richiesta di formare le coscienze degli studenti a valori che
nella realtà vengono disattesi e calpestati”.
Secca la replica della Regione che parla di “una pericolosa
strumentalizzazione politica degli alunni” e di una delibera
“che viola qualsiasi principio di libera istruzione e infrange
le basi dell’educazione civica. Siamo di fronte a uno scenario
che mai speravamo di dover affrontare: l’utilizzo delle scuole
per fare propaganda politica in merito a un progetto di
importanza nazionale quale è il rigassificatore”.
Nel mirino anche la scelta di boicottare i percorsi di
educazione ambientale, civica e alla salute promossi dall’ente
regionale: “Una scelta draconiana che ha il chiaro intento di
fomentare odio nei confronti della scienza. Con questo atto, la
dirigente dell’istituto insieme a tutti i firmatari è andata
contro un principio costituzionale”. La Regione informerà il
ministro Valditara “per chiedere chiarimenti e, successivamente,
provvedimenti volti a restituire alla scuola la totale libertà
di apprendimento dei suoi studenti”.
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