l’interrogazione del Senatore De Poli al Ministro Salvini

L’estate sta arrivando ma le spiagge, anche quelle marchigiane, rischiano di restare senza un presidio da parte dei professionisti abilitati al salvamento dei bagnanti. E così il Senatore Questore Antonio De Poli, Presidente nazionale dell’Udc (eletto in Senato nel collegio di Ancona-Pesaro Urbino), ha presentato nei giorni scorsi un’interrogazione al Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini, per sapere quali iniziative ritenga opportuno promuovere allo scopo di consentire l’avvio della stagione balneare 2025 con un numero sufficiente di professionisti qualificati nell’interesse della sicurezza collettiva, delle posizioni degli operatori economici e dei lavoratori. La situazione attuale rende sempre più difficile trovare e formare gli assistenti ai bagnanti e De Poli ha domandato se Salvini non ritenga opportuna l’istituzione di un tavolo di confronto per il monitoraggio dell’impatto degli sviluppi normativi e delle esigenze del settore, per garantire al capacità degli operatori di offrire servizi adeguati.

«L’incertezza normativa e il recente mutamento dei requisiti richiesti per l’assunzione del personale si riflettono negativamente sulla possibilità stessa di assicurare il servizio di assistenza ai bagnanti – ha sottolineato il Senatore De Poli – e rischiano di compromettere la capacità di pianificazione degli operatori economici».

«Gli assistenti bagnanti svolgono un servizio essenziale per la collettività e meritano attenzione – ha proseguito – il mio impegno è per una regolamentazione più chiara ed efficace, nell’interesse della sicurezza di tutti. Si tratta di un ruolo fondamentale per la sicurezza di chi frequenta le nostre spiagge, piscine e laghi, ma che oggi opera in un quadro normativo poco chiaro e frammentato». Tra le richieste al Governo anche «quella di assicurare percorsi di formazione adeguati e riconosciuti su tutto il territorio nazionale e definire con precisione il loro inquadramento lavorativo, garantendo maggiori tutele e condizioni contrattuali certe».