Manfredonia. Siccità senza sosta, raccolti a rischio tra Beccarini e Fonterosa, l’appello: “Aiutateci o l’agricoltura muore”


L’aria è ferma, il terreno polveroso e asciutto. Agro di Manfredonia, località Versentino, Tavoliere delle Puglie, una delle aree agricole più importanti d’Europa. Qui la siccità è diventata emergenza, minaccia concreta per la sopravvivenza delle colture e la tenuta economica di centinaia di famiglie.

Sul posto Pietro Di Donato, imprenditore agricolo della zona, insieme a Matteo Gentile, Assessore alle Attività produttive del Comune di Manfredonia, e Raffaele Rinaldi, consigliere comunale del Partito Democratico. Il confronto si è trasformato in un accorato appello alle istituzioni regionali e nazionali, affinché si intervenga prima che i danni diventino irreversibili.

“L’area interessata dalla siccità è vastissima,” ci spiega Di Donato, indicando un’ipotetica mappa tracciata sulla terra riarsa. “Parliamo di almeno 15 chilometri per 15, da Fonterosa a Beccarini, passando per Ramatola, Versentino e altre contrade. Qui la situazione è drammatica: non piove da mesi e gli invasi sono ai minimi storici.”

Il primo grido d’allarme riguarda i cereali. “La raccolta dell’orzo e del grano, prevista tra fine maggio e i primi di giugno, è seriamente compromessa,” denuncia l’agricoltore. “Abbiamo già visto le spighe seccare prima ancora di completare la maturazione. Si rischia una perdita vicina al 70% della produzione.”

Ma la siccità non risparmia neanche le colture estive. Nel mirino c’è soprattutto la campagna del pomodoro da industria, pilastro dell’agricoltura foggiana e dell’export agroalimentare regionale. “Con queste condizioni è difficile perfino completare i trapianti,” continua Di Donato. “Senza certezze sull’acqua, gli agricoltori sono costretti a rinunciare o a ridurre drasticamente gli investimenti.”

Matteo Gentile, assessore comunale, raccoglie le preoccupazioni del comparto: “Stiamo monitorando la situazione in continuo contatto con le organizzazioni agricole. Il Comune raccoglierà tutte le istanze per segnalarle alla Regione Puglia. Servirann interventi urgenti per garantire l’approvvigionamento idrico nelle prossime settimane.”

Oltre all’acqua, mancano anche risposte strutturali. “Tra le varie ipotesi anche quella della dichiarazione di uno stato di calamità per l’agricoltura” dichiara Raffaele Rinaldi. “Serve una strategia chiara per fronteggiare i cambiamenti climatici: nuove infrastrutture irrigue, modernizzazione dei canali esistenti, incentivi per tecniche di irrigazione a basso consumo.”

Secondo Coldiretti, solo nella provincia di Foggia sono centinaia le aziende colpite, con danni economici che potrebbero superare i 100 milioni di euro se la situazione non si sblocca a breve. “Il rischio – ammonisce Di Donato – è di perdere un intero anno di lavoro. E con i costi di produzione alle stelle, tra carburanti, sementi e concimi, fallire un raccolto oggi significa chiudere domani.”

“Qui non si tratta solo di salvare delle colture,” conclude Di Donato. “Si tratta di difendere un territorio, una cultura del lavoro, un’economia che da sola vale decine di punti percentuali del PIL agricolo pugliese”.

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www.statoquotidiano.it è stato pubblicato il 2025-05-13 18:12:36 da Giuseppe de Filippo


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