Metinvest, passi avanti per l’occupazione. Stallo su Jsw e Magona

Metinvest, passi avanti per l’occupazione. Stallo su Jsw e Magona


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PIOMBINO. Un incontro interlocutorio, quello di questa mattina, giovedì 19 giugno, al Mimit (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), alla presenza dei sindacati e delle istituzioni, sugli accordi di programma di Metinvest Adria e Jsw. Il sindaco Francesco Ferrari e l’assessora Sabrina Nigro erano collegati da remoto.

Interlocutorio perché da una parte qualche passo avanti è stato registrato sul fronte Metinvest-Adria, con l’azienda che ha aperto a quanto richiesto da Comune e sindacati, quindi a legare all’accordo di programma un preventivo accordo sindacale. Ed è chiaro che i sindacati chiedono di far tornare in azienda tutti i lavoratori coinvolti.

Dall’altra parte, invece, ombre grigie, se non nere, si addensano ancora su Jsw e su Magona, anche se il caso di quest’ultima non era oggetto dell’incontro.

L’impressione è che la strada verso la firma dell’accordo di programma per Metinvest Adria a metà luglio sia tracciata, ma che non sia facile arrivare allo stesso risultato con Jsw.

La Fiom-Cgil, quindi, valuta la situazione su entrambi i fronti. «Abbiamo partecipato all’incontro al Mimit – dicono  Loris Scarpa, coordinatore nazionale della siderurgia per la Fiom-Cgil, David Romagnani della Fiom-Cgil di Livorno e Gianfranco Francese, segretario generale della Cgil Livorno -. Da una parte Metinvest-Danieli ha finalmente manifestato l’interesse per tutti i lavoratori coinvolti. Cosa che come Fiom chiedevamo da tempo».

«La prossima settimana (mercoledì 25, ndr) ci sarà un nuovo incontro sull’occupazione. Occorre andare avanti nel confronto per garantire la ripresa al lavoro di tutti i lavoratori interessati e la partenza effettiva degli investimenti visto che la nuova acciaieria è previsto che inizi a produrre dal 2029».

 

«Preoccupati per Jsw, 1500 lavoratori a rischio»

Al tempo stesso c’è grande preoccupazione per quanto sta avvenendo in Jsw. C’è il timore che la situazione blocchi anche la reindustrializzazione di Metinvest-Adria.

«Come Fiom insieme alle altre organizzazioni abbiamo manifestato preoccupazione sullo stallo della situazione di Jsw e la scarsezza di notizie in merito all’accordo di programma e soprattutto sul fatto che l’azienda si sta fermando ed è aumentata la cassa integrazione dei lavoratori – dicono ancora – Occorre che si sblocchi la situazione e Jsw decida cosa vuol fare visto che occupa 1300 lavoratori che arrivano a 1500 con le altre società controllate».

È stata affrontata, a margine, anche la situazione di Magona che vede in bilico altri 500 lavoratori. Ma un incontro dedicato sarà a breve convocato sempre al Mimit.

Sindaco e assessora Nigro: «Passi avanti importanti»

Il sindaco Francesco Ferrari e l’assessora Sabrina Nigro hanno preso parte all’incontro da remoto.

«Si è trattato di un passaggio importante – dichiarano il sindaco Ferrari e l’assessora Nigro – che segna l’avvio di un percorso concreto volto a garantire tutele reali e prospettive occupazionali certe ai lavoratori coinvolti nella fase di transizione industriale. Una riconversione produttiva non può dirsi credibile se non è accompagnata da un vero piano di formazione, strutturato e finalizzato al collocamento effettivo del personale all’interno dei nuovi impianti».

«Non si tratta di ammortizzare il disagio, ma di offrire strumenti qualificati che permettano un reinserimento pieno e duraturo nel mondo del lavoro. In quest’ottica, il Comune di Piombino ha confermato la propria presenza attiva e il ruolo di presidio istituzionale, impegnandosi a monitorare ogni fase del processo e a garantire un raccordo costante tra governo, imprese e rappresentanze sindacali».

«Una sottoscrizione preventiva di un accordo con i sindacati»

«Abbiamo fortemente voluto – dicono ancora Ferrari e Nigro – che l’accordo di programma con Metinvest facesse esplicito riferimento alla sottoscrizione preventiva di un accordo sindacale, ritenendo questa condizione indispensabile per rendere vincolanti e verificabili gli impegni assunti a livello industriale e occupazionale».

«È fondamentale che le tempistiche siano rapide, che le garanzie siano chiare e che le scelte siano condivise con chi, da anni, attende risposte. Il rilancio dello stabilimento non può prescindere dal rispetto per i lavoratori, sia diretti che dell’indotto, che hanno rappresentato la spina dorsale di questo territorio».


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www.maremmaoggi.net è stato pubblicato il 2025-06-19 19:11:17 da Jessika Biondi


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