CELENZA VALFORTORE – Alla presenza del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, i sindaci dei comuni dei Monti dauni, del Molise e della Campania che insistono sull’invaso del Fortore hanno “gridato” con forza “Basta con l’eolico imposto dall’alto ai paesi, la Valfortore non è terra di conquista”. Riunitisi in un affollato e vivace incontro pubblico a Celenza Valfortore, i primi cittadini hanno detto “no” alla realizzazione di un mega parco eolico che dovrebbe sorgere a ridosso della diga di Occhito al confine tra Puglia e Molise. Si tratta di un progetto proposto dalla società “Rinnovabili Sud Due” Srl per l’installazione di 17 aerogeneratori, alti come la Torre Eiffel, dalla potenza di 98MW, più 30 MW di accumulo, nella Valle del Fortore ricadenti nei territori di Celenza e Carlantino, in provincia di Foggia, e di Riccia e Gambatesa, in provincia di Campobasso, con opere di connessione alla RTN e sistema di accumulo da 30MW ricadenti anche nei comuni di Casalnuovo Monterotaro, Casalvecchio di Puglia e Torremaggiore.
”Una prima battaglia l’abbiamo vinta – ha affermato il sindaco di Celenza Massimo Venditti illustrando l’argomento – e questo grazie alla Regione Puglia che con determina del 19 settembre 2024, n°00450, ha espresso ‘Giudizio non favorevole di compatibilità ambientale’. Noi però proseguiremo la nostra battaglia e le nostre proteste a tutti i livelli istituzionali fino al Governo centrale e in questo siamo rafforzati dall’appoggio delle nostre popolazioni”.
Sostenendo le motivazioni dei sindaci il presidente Emiliano ha affermato: “Un’opera di tale impatto ambientale non deve devastare la storia e la natura di uno dei posti più belli della Puglia, i Monti dauni, che invece devono essere aiutati a crescere sotto tutti gli aspetti per poter frenare lo spopolamento e l’isolamento. Per questo la Regione con il proprio atto ha ritenuto che il progetto non corrisponde alla naturale vocazione di questo territorio”. “L’Italia è già devastata da un eolico selvaggio e incontrollato, perciò è un vero atto di coraggio quello intrapreso dai sindaci e dalle comunità dei Monti dauni – ha sostenuto nel suo intervento Vittorio Sgarbi – che devono proseguire con orgoglio nella battaglia in difesa del proprio territorio”. A sostegno dell’azione rivendicativa dei sindaci sono intervenuti anche i consiglieri regionali Giannicola De Leonardis e Joseph Splendido e lo scrittore Pino Aprile.
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www.lagazzettadelmezzogiorno.it è stato pubblicato il 2024-10-31 12:33:27 da
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