OSTUNI – Cinque euro. È la tariffa richiesta a chi di sera parcheggia l’auto nello spiazzo di pertinenza di una stazione di servizio in via Peppino Orlando, a Ostuni. Turisti e cittadini raccontano che un giovane raggiunge gli automobilisti e chiede la somma per il parcheggio. E a chi l’ha preteso avrebbe anche emesso uno scontrino fiscale, con orario, tuttavia, sbagliato. Sembrerebbe tutto autorizzato e lecito. Ma il documento fiscale riporta la ragione sociale di una ditta individuale, intestata a un tarantino, e iscritta alla Camera di commercio di Carpi, in provincia di Modena, che commercia all’ingrosso elettrodomestici e elettronica.
Non solo: al Comune di Ostuni sono all’oscuro di tutto. Non esiste alcuna autorizzazione per un parcheggio. «Addirittura lo scontrino» commentano in municipio.
«Lì fanno autolavaggio – dice l’assessore Laura Greco, che ha la delega anche alla viabilità e ai parcheggi, elencando le zone di sosta autorizzate – Pochi metri prima c’è anche un parcheggio temporaneo che solitamente attiviamo dal mese di giugno. Di fronte all’area c’è un parcheggio privato non ancora attivo, lo sarà verso maggio. C’è il parcheggio Pinto che ha a disposizione tanti posti auto. Nelle immediate vicinanze c’è Geko, il parcheggio gratuito» prosegue l’assessore Greco.
«Sappiamo che ci sono anche altri parcheggiatori abusivi sui quali effettuiamo dei controlli, anche dove ci sono i parcheggi a pagamento gestiti dalla Gestopark. Mi sembra davvero strano che in quell’area possano rilasciare uno scontrino». Tant’è. «Ne ho parlato anche col sindaco, effettueremo sicuramente dei controlli e intanto invitiamo la cittadinanza e i turisti a non parcheggiare lì».
Del resto, per motivi di sicurezza, una stazione di servizio è il luogo meno indicato.
www.lagazzettadelmezzogiorno.it è stato pubblicato il 2025-04-16 12:26:11 da
0 Comments