Riqualificazione dell’ex Consorzio Agrario, ripreso il dialogo Terrepada…


È ripreso il dialogo tra l’Amministrazione Tarasconi e la società “Terrepadane” sulla riqualificazione del comparto privato dell’ex Consorzio Agrario di Piacenza. La querelle giudiziaria che hanno viste protagoniste, negli ultimi mesi, due anime del Consorzio, ha rallentato i tempi per un recupero della vasta area (128mila mq) vicina all’asse di via Colombo e ai binari della ferrovia. Ma ora il confronto è ripreso: lo ha fatto sapere Adriana Fantini, assessore all’urbanistica, rispondendo ad una mozione presentata (ed approvata quasi all’unanimità, unica eccezione l’astenzione del liberale Putzu) da Alternativa per Piacenza.

Il percorso è partito nel 2015 e si è arrestato per vari motivi, diverse volte. In primis perché il Consorzio Terrepadane ha rivalutato il suo impegno economico (in un primo momento si ipotizzò un investimento da 100 milioni di euro). Nel 2023 il Consorzio è stato protagonista di una conflittuale querelle interna tra due “anime” per il controllo. Il confronto con il Comune, quindi, è venuto meno. ApP, per voce di Luigi Rabuffi e Stefano Cugini, ha riacceso la luce sul progetto, chiedendo nella mozione di abbassare la quantità di commerciale e di residenziale prevista nel comparto.

L’ASSESSORE FANTINI: «RIDURRE IL COMMERCIALE? AD OGGI NON C’E’ UN PROGETTO»

Per l’assessore all’urbanistica Adriana Fantini questa è una «grande opportunità di riqualificazione ambientale e paesaggistica, con una forte valenza di pubblica utilità, sottolineando che il privato si accolla «la bonifica di una area non sgombra e degradata». Bisogna ridiscutere l’accordo di programma entro il 31 dicembre di quest’anno. «Dobbiamo andare a discutere i contenuti di questo accordo per una soluzione».

Fantini ha ricordato l’ultima ipotesi del piano: a est commercio e terziario. Nella parte centrale parcheggi, verde e funzioni pubbliche, con anche alberature. A nord alberghiero e spazi terziari generici, con servizi. Nella zona ovest (vicino al palazzo dell’agricoltura), residenziale.

«Le interlocuzioni con Terrepadane sono rimaste interrotte per un anno a causa della vicenda giudiziaria. Ora abbiamo ripreso il dialogo», ha notiziato l’assessore. «Loro sono disponibili a confrontarsi per una nuova riqualificazione adeguata ai bisogni della città, c’è un dialogo costruttivo tra noi, riallineiamo lo stato dell’arte, con nuovi usi più remunerativi e adeguati alla città».

Sul fatto di ridurre commerciale? «Ad oggi non c’è un progetto. Siamo consapevoli della necessità di una sostenibilità dell’intervento, ma dobbiamo riagganciare la riqualificazione ai bisogni». E il residenziale? «È esclusivamente “residenziale speciale”».

IL DIBATTITO IN CONSIGLIO

«Bisognerà trovare il punto d’equilibrio – l’auspicio di Boris Infantino (Pc Coraggiosa) – come abbiamo fatto per l’ex Camuzzi». «Le riduzioni di residenziale e commerciale – ha fatto notare Patrizia Barbieri per la Civica a suo nome – ci sono state nel corso del tempo. Penso anche alla possibilità di residenze universitarie per le vicine facoltà. Però il parcheggio doveva essere finito da tempo. Su quello bisogna avere rigore, si erano assunti quell’impegno». Stefano Cugini (ApP) ha ricordato la posizione del suo gruppo – «per noi il commerciale è una sciagura», ma il recupero dell’area sarebbe importante. D’accordo Massimo Trespidi (Civica Barbieri-Liberi): «L’intervento è da fare, non si può rimandare, parliamo di un’area degradata». «Bene la ripresa delle interlocuzioni, si farà sintesi», ha promesso Andrea Fossati (capogruppo Pd). «Ho sentito parole distese – ha ripreso Sergio Ferri (Pd) – su un’opera di grande interesse pubblico, perché chi s’impegna in quell’area si deve accollare i costi della bonifica. Sarà importante chiarire bene ai cittadini l’intervento, perché altrimenti si punterà il dito contro il centro commerciale». Convinta Caterina Pagani (Pc Oltre): «La città farà un salto in avanti». Luigi Rabuffi (ApP) ha ricordato «l’errore» della demolizione dell’ex mercato ortofrutticolo: «quello lo si è buttato giù subito, ma il parcheggio non è ancora arrivato come fu promesso dalla precedente Giunta».

TARASCONI: «SONO CAMBIATE MOLTE COSE NEL TEMPO»

«È una partita molto complicata – ha preso la parola il sindaco Katia Tarasconi -, la riqualificazione di quella zona non avviene per grazia ricevuta, ma perché Terrepadane vuole investire lì. Dal 2015 a oggi sono cambiate molte cose, ma la sostenibilità economica deve esserci. Anche il parcheggio rientra in una progettualità ampia: anche quell’investimento deve avere alle spalle “un concambio”. Tutti pensiamo che sarebbe meglio avere meno commerciale lì, se avessimo la bacchetta magica non bisognerebbe farne proprio, però l’investimento si regge su questi sviluppi. I conti devono tornare, bisogna ora provare a inventarsi qualcosa di nuovo. Sarebbe utile avere il parcheggio subito per quella zona».

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www.ilpiacenza.it è stato pubblicato il 2024-03-19 06:00:00 da


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