“Trastevere è il Bronx”. Così l’ha definito Marina La Rosa, ex concorrente del Grande Fratello e oggi opinionista TV, dopo l’aggressione subita dal figlio sedicenne e da un suo amico in piazza San Calisto, cuore pulsante della movida romana. Un episodio che riaccende i riflettori sulla crisi della sicurezza nel centro storico, ormai teatro di violenza predatoria, risse e aggressioni gratuite.
I due ragazzi sono stati colpiti alle spalle, senza motivo, probabilmente vittime del cosiddetto “knockout game”, un fenomeno che sta prendendo piede tra le baby gang della Capitale e che consiste nell’aggredire passanti a caso, per poi dileguarsi rapidamente nella folla. Un “gioco” criminale che si somma a una lunga serie di episodi che, negli ultimi mesi, hanno reso Trastevere, Testaccio e Campo de’ Fiori delle vere e proprie zone franche della violenza giovanile.
Un’ondata di violenza a Trastevere senza controllo
Quello che è accaduto al figlio di Marina La Rosa non è un caso isolato. Pochi giorni fa, a Testaccio, un 15enne è stato accoltellato in strada, mentre un 17enne è stato ferito con una lama davanti alla sua scuola. Episodi che si moltiplicano, come il recente pestaggio di un clochard ubriaco sulla linea Roma-Lido, alla stazione di Acilia: un gruppo di ragazzi, forse minorenni, lo ha massacrato di botte dopo che aveva infastidito la fidanzata di uno di loro.
In questo clima, le aggressioni sembrano quasi normalizzate, tanto che alcuni testimoni della rissa sulla Roma-Lido hanno addirittura commentato: “Ha fatto bene”. Segnale di una cultura della violenza che sta permeando le nuove generazioni, senza che nessuno riesca a fermarla.
Trastevere, il Bronx della Capitale?
«Trastevere è ormai fuori controllo» denuncia Marina La Rosa, che ha sporto denuncia al Commissariato Trastevere. In un video pubblicato sui social, l’opinionista ha raccontato l’aggressione al figlio con un atto d’accusa durissimo contro la gestione della sicurezza nel rione.
«Passeggiava con un amico, erano le 23, quando un pugno in faccia lo ha colpito all’improvviso. Si è girato, senza neanche capire da chi fosse arrivato il colpo. L’amico era a terra, anche lui colpito. È un gioco, colpire la gente e sparire nella folla. Ma è questo Trastevere?».
A destare scalpore sono state anche le parole dei poliziotti del Commissariato locale: «Di sabato sera siamo tra i tre e i sette a presidiare tutta la zona», avrebbe riferito un agente alla madre del ragazzo. Una cifra irrisoria per un quartiere che ogni weekend viene preso d’assalto da migliaia di persone, trasformandosi in una giungla urbana senza legge.
La risposta delle istituzioni: “Tavolo con il Prefetto”
La denuncia di La Rosa ha scosso l’opinione pubblica e costretto il Comune di Roma e la Questura a intervenire. Il presidente della Commissione Scuola e Infanzia di Roma Capitale, Carla Fermariello, e il consigliere Daniele Parrucci hanno chiesto un’azione immediata: «La violenza giovanile e il fenomeno delle baby gang vanno fermati con una risposta istituzionale forte. Chiediamo un tavolo con il Prefetto, le autorità di pubblica sicurezza e tutto il comparto educativo della città».
La Questura di Roma, dal canto suo, ha respinto le accuse di scarsa presenza delle forze dell’ordine: «Trastevere è oggetto di un costante presidio e di servizi straordinari nelle ore più critiche. Continueremo a lavorare per garantire la sicurezza dei cittadini».
Cosa sta succedendo alla movida romana?
Il problema della mala movida a Roma non è nuovo, ma la sua escalation è evidente. Dalle risse a Campo de’ Fiori ai pestaggi di Trastevere, fino agli accoltellamenti di Testaccio, i quartieri centrali sono diventati il teatro della violenza giovanile.
Le cause? Una combinazione di fattori:
- Abuso di alcol e droghe tra giovanissimi
- Baby gang che si sfidano per il controllo delle zone più affollate
- Mancanza di pattuglie e risorse per le forze dell’ordine
- Un diffuso senso di impunità tra i ragazzi, che si sentono intoccabili
Gli esperti parlano di un mix di devianza sociale e di criminalità emergente, dove gruppi di ragazzi sfogano la loro aggressività nelle strade, senza paura delle conseguenze.
Una città sempre meno sicura?
Il problema della sicurezza nella movida romana è ormai fuori controllo. Trastevere, Testaccio, Campo de’ Fiori non sono più solo quartieri storici della città, ma teatri di violenza urbana sempre più spietata.
La questione non può più essere ignorata. Servono più pattuglie, più controlli, ma soprattutto un piano serio di prevenzione per evitare che il centro di Roma diventi definitivamente terra di nessuno.
www.romait.it è stato pubblicato il 2025-02-05 08:02:03 da Simone Fabi
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