un borgo scomparso, ma non dimenticato

un borgo scomparso, ma non dimenticato


un borgo scomparso, ma non dimenticato

2′ di lettura
25/01/2025
– Tra le dolci colline della provincia di Pesaro e Urbino, nella frazione di Lunano, sorgeva un piccolo borgo chiamato Lupaiolo, situato a 600 metri sul livello del mare, sulla crina del fiume Mutino. Un luogo suggestivo, ricco di storia e tradizioni, oggi quasi interamente scomparso.

Perché si dice che Lupaiolo “si trovava”? Perché questo borgo non esiste più. Negli anni, l’intero paesino è stato smantellato per l’approvvigionamento di ghiaia e sassi, materiali utilizzati anche per la costruzione delle stesse case che lo popolavano. Oggi, dell’antico borgo rimane solo il deposito dell’acqua, ancora visibile in alto, come un malinconico ricordo di ciò che fu.

Negli anni ’70, gli ultimi reperti di Lupaiolo furono recuperati dall’allora Maestro Carlotti Giotto, che con dedizione salvò frammenti di storia destinati all’oblio. Questi reperti oggi sono esposti al Museo della Civiltà Contadina presso il Castello dei Conti Oliva di Piandimeleto, dove testimoniano l’esistenza di una comunità che un tempo animava il borgo.

Negli anni ’50, Lupaiolo contava circa dieci famiglie, una gente di oltre 50 persone, considerando la tipica struttura numerosa dei nuclei familiari dell’epoca. Le case, semplici e affacciate lungo un’unica strada, erano accompagnate da una scuola e dalla chiesa che svettava in fondo al borgo, preceduta da un arco che ne segnava l’ingresso.

Lupaiolo si trovava in una posizione strategica, crocevia di numerose strade che conducevano a località vicine come Le Petrelle, Macerata Feltria, Piandimeleto, Cavoleto, e Monastero. Da qui, un sentiero portava alla suggestiva roccia del dito del diavolo, in direzione Carpegna.

Nonostante la devastazione subita, il luogo conserva ancora il suo fascino: lo spiazzo rimasto regala una vista mozzafiato a 360 gradi. Da qui si possono ammirare le valli, il Monte Carpegna, i Sassi Simone e Simoncello, il Monte Petrano, il Nerone e il Catria. E, volgendo lo sguardo verso Sassocorvaro, è possibile scorgere persino la spiaggia e il mare, uno spettacolo unico per la zona.

Lupaiolo era un pezzo importante del nostro passato, un borgo che custodiva tradizioni, storie e memorie di una comunità oggi dispersa. La sua demolizione ha lasciato una ferita nel paesaggio e nel cuore di chi ne conserva il ricordo.

Visitare la zona significa immergersi in un luogo di straordinaria bellezza, che merita di essere preservato e valorizzato. La speranza è che in futuro si evitino simili devastazioni, affinché la memoria e l’eredità storica dei nostri borghi non vadano più perdute.

Un luogo come Lupaiolo ci insegna a riflettere sul valore della storia e sulla necessità di proteggerla, affinché ciò che è stato continui a vivere nelle generazioni future.


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www.viverepesaro.it è stato pubblicato il 2025-01-25 00:31:01 da


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