Un gigante di luce domina piazza Vittorio Veneto. Un’allusione all’iconografia classica greca e romana che si intreccia con il moderno. La prima novità di Luci d’Artista, la tradizionale rassegna natalizia che fino al 12 gennaio illuminerà strade e piazze della città. 28 allestimenti che ti costringono a camminare con il naso all’insù. Da via Po dove tornano i grandi esseri umani di Luigi Stoisa tesi in una simbolica unione affettiva e mentale, fino a via Roma dove l’intramontabile Planetario di Carmelo Giammello regala un’indimenticabile passeggiata sotto le costellazioni di una “Via Lattea“ metropolitana.
Due le nuove installazioni. La prima tra piazza Vittorio e lungo Po Cadorna. “Per me è un grande onore essere parte di questa colllezione perchè trovo che Luci d’artista sia un progetto fantastico” dice Andreas Angelidakis. Il suo VR Man è un’atleta, un omaggio alle prossime Universiadi torinesi.
La seconda novità nei giardini Sambuy di piazza Carlo Felice. Scia’ Mano di Luigi Ontani è una scatola magica che proietta immagini in movimento, cambiando in base al punto di vista. Un tributo alla tradizione magica di Torino.
Mai come quest’anno luci d’Artista cresce. Lo fa inglobando anche opere realizzate da altre istituzioni come Euridome di Erik Saglia sulla facciata dell’Unione Industriali. Tutto il centro ma anche parte della periferia, mentre a vegliare sulla città dal Monte dei Cappuccini ci pensano i Piccoli spiriti blu di Rebecca Horn.
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