Albenga. “Valuteremo gli opportuni atti a tutela degli uffici e di tutti i dipendenti comunali”. Con queste parole il sindaco Riccardo Tomatis e la sua maggioranza rispondono agli attacchi dei consiglieri Ciangherotti, Porro e Distilo sulla vicenda dei migranti a Vadino e la querelle del Consiglio comunale all’aperto che ha scatenato una vera e propria bagarre politica, anche in vista delle prossime elezioni amministrative.
“È vergognoso come la minoranza stia attaccando gli uffici comunali, i funzionari i dirigenti e tutti i dipendenti che con professionalità hanno svolto il loro dovere al fine di tutelare innanzitutto la sicurezza dei cittadini”.
“Gli uffici che hanno seguito la questione si sono adoperati da subito e senza alcun ritardo. Ovviamente i consiglieri Ciangherotti, Porro e Distilo questo non possono saperlo perché, anche in questo caso, hanno dimostrato la loro incapacità amministrativa e organizzativa”.
“Volevano organizzare un Consiglio comunale in piazza senza minimamente preoccuparsi del costo economico (stimato in circa 10 mila euro), senza reperire i fondi, senza pensare al reperimento del personale per garantire la Safety (protezione civile, volontari e stuart) senza considerare il dispiego di forze dell’ordine messo in campo (si sono dovuti schierare polizia di stato, carabinieri e gli agenti della polizia locale di Albenga), insomma, non hanno pensato a niente e non hanno minimamente tenuto conto della tempistica necessaria per una iniziativa di questo tipo”.
“Veramente una farsa bella e buona per cercare di recuperare qualche voto, ma siamo certi che i cittadini albenganesi abbiamo già capito l’incapacità assoluta di chi si propone di amministrare una città” conclude il sindaco Tomatis.
A sostegno del primo cittadino ingauno si schiera compatta tutta l’attuale maggioranza: “Si parla ancora del Consiglio comunale che la minoranza – senza che ci fosse alcun motivo e senza minimamente preoccuparsi delle esigenze organizzative, di sicurezza e dei costi necessari per organizzarlo – ha voluto convocare in Piazza San Michele. A porre fine alla discussione le chiare parole del sindaco Riccardo Tomatis che la minoranza, nel tentativo non riuscito di nascondere la propria brutta figura finge di non capire”.
“L’unico scopo della minoranza è in verità quello di voler continuare a strumentalizzare una vicenda frutto di un’emergenza presente in tutta Italia e derivante dall’incapacità del Governo (espressione della stessa parte politica di cui fa parte proprio la minoranza albenganese)”.
“Crediamo che i cittadini abbiano già dovuto assistere a troppi brutti spettacolini messi su da una parte della minoranza che, probabilmente, non si rende conto neppure della brutta figura che sta facendo e continua in una direzione che, ormai è chiaro a tutti, non porta loro nulla se non disapprovazione. I cittadini di Albenga hanno infatti già capito e dimostrato con i fatti – non partecipando allo show che la minoranza ha tentato di mettere su lo scorso martedì 5 settembre – come la pensano su questo tema”.
La maggioranza consiliare entra nel merito delle accuse mosse dai consiglieri di opposizione: “Ci accusano di esserci sottratti al confronto quando noi alla prima convocazione del 5 settembre c’eravamo. Eravamo nella sede istituzionale del Consiglio insieme, peraltro, a buona parte dei cittadini con i quali ci siamo confrontati. Abbiamo dichiarato immediatamente di essere disponibili a fare la seduta nella sede preposta senza essere però ascoltati dalla stessa minoranza che oggi, in modo palesemente smentito dai fatti, dichiara che in seconda convocazione (mercoledì 6 settembre) avrebbe voluto farlo nella sala consiliare. Quando lo hanno dichiarato però? Solo ieri sera, in seconda convocazione e dopo il primo appello. Dopo aver verificato, quindi, che la maggioranza non era giustamente presente rifiutandosi di mettere in scena un’altra pagliacciata e di assecondare i capricci e le smanie di protagonismo dagli esponenti della minoranza”.
“Si tratta di un atteggiamento a dir poco vergognoso. Se davvero avessero voluto fare il consiglio comunale nella sua sede, Distilo avrebbe potuto farlo martedì 5 settembre o avrebbero potuto comunicarlo ieri per concordare, insieme, la presenza di tutti.
Le scorrettezze della minoranza, le bugie e le falsità, non ci meravigliano più purtroppo. Distilo metta la delibera in discussione per il prossimo Consiglio comunale e che si finiscano i teatrini” conclude la maggioranza consiliare albenganese.