Da Ivrea a Novara, 100 chilometri di pellegrinaggio per San Gaudenzio


Un santo e un percorso per collegare due città del Piemonte, Ivrea a Novara, che celebra il suo patrono, San Gaudenzio, anche con un cammino che porta il suo nome. Due poli della vita del Santo, nato a Ivrea nel 327, convertito al cristianesimo da Eusebio, vescovo di Vercelli, e morto a Novara nel 418, città di cui a sua volta è stato il primo vescovo. Con l’apertura dello scurolo nella basilica cittadina, dove le sue spoglie resteranno esposte ai fedeli per otto giorni, il via alle celebrazioni. 

I tre novaresi dell’anno

In prima fila, i pellegrini che da mercoledì hanno percorso i 100 chilometri che separano le due città, alcuni equipaggiati per tutto il tempo come soldati romani del quarto secolo: un itinerario faticoso che unisce chi lo percorre. Le celebrazioni per San Gaudenzio sono cominciate con la consegna del sigillum comunitatis ai tre novaresi dell’anno: Silvia Zanetta, presidente dell’associazione Ideainsieme che si occupa di malati terminali, Riccardo Bisatti, direttore d’orchestra, e Marco Sciamanna, presidente della Global wafers italiana, che produce dischi in silicio, e proseguiranno fino a fine mese.

Interviste a Carlo Vinzio, associazione Colonia Gallorum Grignasco, e Eugenio Imperatori, associazione Novarese Amici di Santiago.
 

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