Dal Trentino al Kazakistan con la Seicento: “Così salviamo le foreste”

“Tesoro, andiamo in Kazakistan con la nostra Fiat 600 del 2004, sei pronta?”. Più o meno potrebbero essere queste le parole che Martin Zatelli ha detto alla compagna, Alessia Tommasi. Quella che però può apparire come una follia, per la coppia trentina è stata un viaggio tanto sulla strada quanto a livello umano, vista la partecipazione al celeberrimo “Mongol Rally”.

Un viaggio verso la Mongolia (anche se per le questioni geopolitiche si è deciso di spostare l’arrivo a Oskemen in Kazakistan) con partenza da Praga nel segno dell’ambiente: infatti, il rally ha come scopo quello di raccogliere fondi per l’associazione “Cool Earth” (che si occupa di salvaguardare le foreste pluviali).

Un viaggio incredibile

La decisione l’ha presa Martin, alla ricerca di una scossa alla sua vita e Alessia, affascinata dall’idea, l’ha seguito a ruota. “È una sfida, devi avere una macchina almeno vecchia di dieci anni (la loro ne ha venti, ndr) e poi c’è il tema della raccolta fondi per la protezione delle foreste pluviali, cosa a cui teniamo entrambi” spiega Martina.

Un viaggio on the road ma capace di scavare un solco indelebile nell’anima di chi lo prova, suscitando ammirazione e curiosità, come quella dei bimbi kazaki che hanno seguito la coppia durante il passaggio nei villaggi. Un viaggio che, evidentemente, porta in dote il bisogno di superare i limiti: “Tanti, raggiunto il traguardo, tornano in aereo, noi abbiamo deciso di rientrare in macchina. Con un vecchio veicolo, come la nostra 600 senza optional, si può ancora fare molto, tipo attraversare 15mila chilometri, deserti, vette e steppe” conclude Martin.