TERMOLI. «Accelerata tardiva del Governo sulla Gigafactory: servono soluzioni concrete e riconsiderare la fonte di finanziamento ricorrendo al Fsc nazionale».
Due giorni fa, il ministro Urso aveva dichiarato a Milano Finanza che il prossimo 17 settembre ci si attende che siano assunti «Impegni concreti senza ulteriori dilazioni, perché su loro richiesta abbiamo destinato al progetto 256 milioni di euro di risorse Pnrr che, ove fosse rinviato, andrebbero perse. Noi abbiamo rispettato gli impegni, ora tocca all’azienda».
Il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Roberto Gravina, ha commentato con scetticismo le recenti dichiarazioni del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in merito alle aspettative del governo nei confronti di Stellantis in vista dell’incontro del 17 settembre prossimo. Gravina ha sottolineato come queste dichiarazioni segnino un’improvvisa accelerata da parte del Governo sul tema della Gigafactory di Termoli, ma appaiano tardive e sintomatiche di un tentativo di prendere le distanze da Stellantis, dopo mesi in cui si è perso tempo ricercato.
«Il governo e il Ministero hanno fornito rassicurazioni ripetute per mesi, ma alla luce di quanto sta accadendo, dobbiamo chiederci se queste promesse fossero realmente fondate o semplicemente di facciata. È evidente che ora, con un certo ritardo, si cerca di correre ai ripari, ma il tempo perso rischia di essere irreversibile», ha dichiarato Gravina.
Per il consigliere del Movimento 5 Stelle, le parole del Ministro Urso e della maggioranza di centrodestra al Governo confermano quanto il M5S sostiene da mesi e che ha proposto nella mozione ancora in attesa di discussione in Consiglio regionale: per sbloccare questa situazione, non è più opportuno insistere esclusivamente sulle risorse del Pnrr. «Considerando i ritardi accumulati e l’importanza di mantenere la filiera della produzione di batterie qui in Molise, è necessario riconsiderare la fonte di finanziamento e impegnare risorse anche più consistenti ricorrendo al Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (Fsc) nazionale. Solo così potremo garantire l’investimento, rassicurare Stellantis e ricevere le garanzie necessarie sull’attuazione della Gigafactory a Termoli», ha spiegato Gravina.
Gravina ha concluso ribadendo l’importanza di dover tornare a considerare, da parte del Governo nazionale, l’intervento nel capitale di Acc Italia attraverso l’inclusione di Cassa Depositi e, soprattutto, il valore aggiunto che ora può rappresentare l’evitare contrapposizioni sterili. «Non si tratta di creare guerre o tensioni, ma di lavorare insieme, in maniera consensuale, per trovare una soluzione concreta. Anche perché è proprio consensualmente che si può rivedere tutto l’accordo inizialmente siglato tra le parti ovvero Regione, Mise, Invitalia e Acc (Stellantis, Total e Mercedes) e quindi aggiornare il protocollo di intesa siglato nel 2022 in funzione di un maggiore finanziamento e di maggiori garanzie per l’investimento, come peraltro noi abbiamo già chiarito nella mozione depositata in Regione e in commissione sviluppo economico alla Camera. Abbiamo tutto l’interesse a garantire che questo progetto industriale, strategico per il futuro del Molise, vada avanti e a questo punto è necessario che l’intera questione venga portata all’attenzione della Presidenza del Consiglio dei ministri in tempi rapidi».
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www.termolionline.it è stato pubblicato il 2024-09-02 17:38:00 da
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