Dagli 8 milioni di pezzi di qualche anno fa si era scesi ai 5 milioni nel 2024 e la previsione per il 2025 è di soli 4 milioni, per questo l’azienda – il colosso francese Michelin – ha presentato un piano di riorganizzazione scaglionato in 2-3 anni. Non si vuole parlare di esuberi ma di un percorso per il recupero della produttività. Gli interventi saranno negli stabilimenti di Spinetta, in quello spagnolo e in quello in Romania.
A Spinetta Marengo lavorano 900 addetti. C’è l’ipotesi prepensionamenti ma ancora niente di certo.
L’ultimo significativo periodo di cassa integrazione a Spinetta risale al 2022 e fu dovuto alla carenza di carbon black, il nerofumo indispensabile per la mescola della gomma dei battistrada, un derivato dal petrolio in arrivo soprattutto dalla Russia, allora appena entrata in guerra.
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