Cristian Quesada, segretario provinciale del Partito Democratico imperiese, i risponde alle dichiarazioni di Marco Bucci sulle liste d’attesa e la gestione della sanità ligure.
“Bucci promette di abbattere le liste d’attesa, ma è difficile considerarlo credibile quando non ha mai criticato, dichiara il segretario dem, né preso posizione, mentre sotto la guida di Giovanni Toti e dell’assessore Grattarola – ora candidato nella sua lista – le liste d’attesa sono cresciute a dismisura. Durante questi anni, migliaia di liguri sono stati costretti a rivolgersi alla sanità privata o addirittura a cercare cure fuori regione. Una situazione che non è frutto della passata amministrazione Burlando, come Bucci vorrebbe far credere, ma di una gestione inefficace e miope della sanità pubblica, che il centrodestra ha portato avanti in questi nove anni. Le promesse di Bucci, dunque, chiosa Quesada, sono puramente elettorali. Se davvero avesse a cuore la sanità pubblica, avrebbe denunciato l’inerzia della giunta Toti e chiesto interventi concreti per garantire ai cittadini tempi di cura adeguati. Invece, abbiamo visto il blocco di assunzioni nel settore sanitario, il ritardo nella costruzione di nuovi ospedali, e il mancato potenziamento delle strutture esistenti”.
“La sanità è una questione seria, evidenzia il segretario provinciale del Pd, non uno slogan elettorale. Abbattere le liste d’attesa richiede azioni concrete, non parole. Vuol dire assumere nuovo personale, valorizzare quello già in servizio, e investire nelle strutture sanitarie pubbliche, non abbandonarle a favore del privato. Noi ci impegniamo a ridurre le liste d’attesa del 15% ogni anno, un obiettivo credibile, sostenibile e misurabile, che può essere raggiunto attraverso un piano di investimenti mirato. Inoltre, è fondamentale far ripartire i progetti bloccati da anni, come la costruzione di nuovi ospedali e il completamento delle Case della Salute finanziate dal PNRR, progetti che oggi sono fermi a causa dell’inerzia del centrodestra. Non ci servono promesse di nuove strutture senza basi concrete: occorre concludere ciò che è stato avviato e fare in modo che la sanità ligure torni a essere un servizio di eccellenza per tutti i cittadini”.
“Noi vogliamo costruire una sanità pubblica efficiente e accessibile, Conclude Quesada, non lasciare che i liguri debbano affidarsi al privato o migrare fuori regione per ottenere cure. La vera sfida non è azzerare le liste d’attesa con promesse irrealizzabili, ma lavorare ogni giorno per migliorare il sistema sanitario con investimenti reali, assunzioni e riforme strutturali”.
I.P.E.
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