Raggiunto l’accordo fra Ast e una dipendente dopo revoca del lavoro…

Raggiunto l’accordo fra Ast e una dipendente dopo revoca del lavoro…


ASCOLI – Le parti sono comparse davanti alla Commissione di Conciliazione. Soddisfatta la donna che chiedeva lo smart working per assistere un ragazzo disabile al 100%

Raggiunto l’accordo fra Ast e una dipendente dopo revoca del lavoro…

 

La diatriba tra l’Ast di Ascoli e Germana Messina è stata risolta con un accordo siglato davanti alla Commissione di Conciliazione.

 

Germana Messina quando ha preso in affido il piccolo Elia

La dipendente, che dal 2008 si occupa di Elia, un ragazzino abbandonato alla nascita e affetto da gravi malformazioni cardiache e respiratorie, aveva visto revocata l’autorizzazione a lavorare in modalità agile dall’1 aprile 2024, motivata dalla mancata proroga dello smart working nel decreto Milleproroghe, ed il trasferimento dalla Direzione Medica Ospedaliera  alla Centrale Operativa Territoriale sotto la direzione del Distretto Sanitario. Altri orari, luoghi e tipologia di lavoro dunque.

Assistita dall’avvocato Alessandro Angelozzi, Messina ha impugnato il provvedimento, sostenendo che assistere Elia senza il lavoro agile sarebbe stato estremamente complicato.

 

Dopo un lungo tira e molla (sotto i link degli articoli che hanno ripercorso la vicenda), a fine febbraio è stato raggiunto un accordo tra le parti, firmato anche dal legale di Messina, dalla dottoressa Emilia Luciani per l’Ast e da Giorgio Cipollini per la Cisl.

 

Davanti alla Commissione di Conciliazione, composta da Anna Rita Pignoloni, Raffaele Bartomioli e Maria Antonietta Falleroni, è stato stabilito che Messina, pur mantenendo l’assegnazione al Distretto di Ascoli, avrebbe potuto lavorare due giorni a settimana in smart working a partire dall’1 marzo.

La nuova assegnazione provvisoria è presso la Medicina Legale nella sede di San Benedetto (dove l’assistente sociale vive stabilmente con il ragazzo) e durerà finché persiste l’esigenza assistenziale per Elia, invalido al 100%. Inoltre, l’orario di lavoro di 36 ore settimanali è stato redistribuito su sei giorni, con due giorni in smart working per le esigenze della Medicina Legale. Sono state anche definite altre situazioni legate alla fruizione dei benefici della Legge 104/92.

 

Accettando la proposta dell’Ast, che ha tenuto conto delle esigenze familiari, Messina ha rinunciato al contenzioso pendente davanti al Tribunale del Lavoro.

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www.cronachepicene.it è stato pubblicato il 2025-03-07 15:35:16 da Peppe Ercoli


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