Sembrerebbe tramontare l’ipotesi di un “listone” unico tra centrodestra e centrosinistra alle Elezioni Provinciali. Troppi i malumori all’interno delle due coalizioni per una scelta coraggiosa, quella di un fronte comune, quando incombe la campagna elettorale per le prossime Elezioni Regionali del 17 e 18 novembre. In un primo momento i due schieramenti si erano confrontati sulla possibilità di schierare una sola lista, di dieci nomi, cinque per parte, alle Provinciali di domenica 29 settembre. In questo modo tutti e dieci i candidati scelti dalle segreterie dei partiti sarebbero stati eletti senza problemi. Le perplessità per la decisione e le critiche di alcuni esclusi hanno convinto le coalizioni sulla necessità di presentare due liste in contrapposizione.
QUI CENTROSINISTRA
Il centrosinistra dovrebbe presentare una lista di sette o otto nomi, con due rappresentanti della città. Il peso elettorale di Piacenza è maggiore rispetto agli altri comuni: ottenere un paio di preferenze dagli amministratori del capoluogo consente una “sicura” elezione nel “parlamentino” di via Garibaldi e il sindaco Katia Tarasconi vorrebbe rappresentanti del Partito Democratico di Piacenza e della sua omonima lista civica tra i nuovi eletti.
Potrebbero essere in corsa, ad esempio, per la città, Sergio Ferri (Pd) e Sibilla Brusamonti (Civica Tarasconi). Poi, Claudia Ferrari (sindaco di Sarmato, Pd e consigliera provinciale uscente), Roberta Valla (sindaco di Travo), Gabriele Scagnelli (vicesindaco a Rivergaro, Pd), Nadia Pompini (consigliera a Vernasca). Più in forse la presenza in lista di Patrizia Calza, sindaco di Gragnano, impegnata nell’ente provinciale da vent’anni, mentre si fa, invece, il nome del vicesindaco di Cerignale Marco Besozzi.
QUI CENTRODESTRA
Nel centrodestra troviamo tre uscenti: Franco Albertini (sindaco di Alta Val Tidone, Fratelli d’Italia), Massimiliano Morganti (consigliere a Fiorenzuola, Fratelli d’Italia), Paola Galvani (sindaco di Rottofreno, Forza Italia). La Lega aveva pensato al vicesindaco di Cortemaggiore, Stefano Rancan: il padre del consigliere regionale Matteo Rancan nelle scorse ore ha preferito però rinunciare. Spazio, così, all’uscente Federico Bonini, 25enne che ha sfiorato l’elezione a sindaco di Bobbio nel giugno scorso.
Come detto, la città di Piacenza ha un peso importante: la civica di Patrizia Barbieri, che può contare su cinque voti decisivi, punterà su Jonathan Papamarenghi. Potrebbero completare la compagine anche Vergilio Claudio Sponga (consigliere a Pontenure, Lega) e Cristina Passerini (consigliera a Borgonovo, Fratelli d’Italia). Difficile, invece, la presenza dell’uscente Giampaolo Maloberti, consigliere leghista a Rivergaro.
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www.ilpiacenza.it è stato pubblicato il 2024-09-03 06:00:00 da
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