«Restiamo esterrefatti nell’apprendere della rimozione del vicesindaco Marco Perini e, ancor di più, delle motivazioni che hanno condotto ad una tale scelta». Così Sara Soresi, Nicola Domeneghetti e Gloria Zanardi, consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, commentano l’improvviso rimpasto di Giunta emerso durante il ritiro a Pecorara.
«La prima cittadina – per Fratelli d’Italia – sostanzialmente, ha deciso di “fare le scarpe” al suo vice, non tanto – pare – per eventuali incapacità dello stesso o divergenze di opinioni circa la gestione della cosa pubblica ma, semplicemente, per il mero soddisfacimento degli appetiti politici della lista civica “Piacenza Oltre”. Il messaggio che passa è allora non solo di cattivo gusto ma allarmante: il cosiddetto “rimpasto” viene effettuato non allo scopo di migliorare l’esecutivo e, conseguentemente, la gestione amministrativa della città ma, semplicemente, per rispondere a mire politiche di una lista che ha appoggiato Tarasconi in campagna elettorale».
«Dopo soli due anni dall’inizio del mandato e da quando il sindaco si dichiarava orgogliosa della sua Giunta “ben affiatata” escludendo “ogni possibilità di rimpasto”, assistiamo ad uno dei rimpasti più pesanti della storia politica locale poiché riguarda non solo il vice sindaco ma anche colui che deteneva le deleghe più importanti, tra cui quella fondamentale del bilancio. Una scelta strampalata, poco oculata, che indebolisce la Giunta ed il Consiglio Comunale e che sottolinea l’ormai evidente malcontento che serpeggia tra gli amministratori che, solo due anni fa, hanno appoggiato questo sindaco che – attualmente – appare sempre più sola, attorniata da quel “cerchio magico” che si fa sempre più piccolo».
«I casi, dunque, sono due: o la scelta è stata superficiale, dettata solo da appetiti personali, o ragionata, ossia necessaria per garantire “mani libere” sulla delega maggiormente impattante sulle sorti della città, quella del bilancio. E’ logico pensare, infatti, che – forse – chi, soprattutto ultimamente, ha difeso l’Amministrazione anche di fronte all’indifendibile (leggasi Ceccarelli) saprà farsi guidare con maggiore facilità rispetto ad un esperto professionista come l’ex assessore Perini. Una cosa è certa: se queste sono le decisioni che l’Amministrazione è in grado di partorire durante i ritiri di Giunta, forse sarebbe meglio che sindaco ed assessori restassero a Piacenza, considerando anche la moltitudine di problematiche impellenti da affrontare e risolvere».
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www.ilpiacenza.it è stato pubblicato il 2024-09-02 16:50:52 da
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