Crotone, il Commissario Errigo: «Entro sei mesi deve iniziare la Bo…

Crotone – Oggi la prima riunione tra Eni Rewind rappresentata da Paolo Grossi, Amministratore Delegato di Eni Rewind, il Commissario alla Bonifica Emilio Errigo, la Regione Calabria con il Dirigente dell’ufficio Politiche della Montagna, Foreste, Forestazione e Difesa del Suolo Salvatore Siviglia, la città di Crotone rappresentata dal sindaco Vincenzo Voce, la Provincia rappresentata dal presidente Sergio Ferrari, i sindaci del territorio, l’Azienda ospedaliera di Crotone, la Sovrintendenza, le sigle sindacali, la Capitaneria di Porto, e tutti gli attori intorno alla bonifica che la città di Crotone aspetta da anni.

Si sono riuniti nella tarda mattinata di oggi presso la Sala Borsellino della Provincia di Crotone, per  un incontro informativo ed operativo, per avviare quindi al più presto gli interventi di bonifica nel perimetro inquinato. Il Commissario Errigo, infatti, vuole accelerare le operazioni di bonifica ambientale decontaminante dei suoli, delle aree marine e portuali e la conseguente riqualificazione ambientale per una nuova crescita turistica, economica e sostenibile della città e di tutta la provincia.

«Bisogna fare presto – è il monito del Commissario alla bonifica Emilio Errigo – troppe carte, troppe chiacchere, la gente è stanca e anche io sono stanco di perdere tempo. Sono convinto che bisogna partire, lo vogliono e lo pretendono i cittadini di Crotone, i quali vogliono vedere sparire dal mare quella vergogna, e di conseguenza farò di tutto, anche poteri straordinari di ordinanza che mi sono conferiti dal Decreto». 

Sui tempi della bonifica, ha precisato:«Deve partire tra sei mesi al massimo», e durerà dieci anni. Errigo ed Eni sono seduti insieme, con la stessa unità d’intenti per Crotone, ma prima la Regione Calabria deve individuare un sito dove smaltire i rifiuti industriali provenienti dalla bonifica.

«Tutte le morti che ci saranno per colpa di questa presenza inquinante non saranno per colpa di Eni. Io ed Eni vogliamo le stesse cose. Le colpe in futuro non potranno essere quindi attribuite ad Eni, e quindi qualcuno dovrà farsi carico di questa realtà».

«Sicuramente il 5 febbraio ribadiremo quello che abbiamo detto qui, Crotone è stanca come lo sono i cittadini che si sentono presi in giro, e veramente non è giusto. Cittadini  che hanno il diritto di vedere pulizia, ordine , sicurezza e tutela dell’ambiente, perchè la salute è qualcosa di sacro, come da principio costituzionale. Quindi non si può scherzare, i cittadini sono sovrani in questa Repubblica, non siamo nella Repubblica di Franceschiello». Il Commissario Errigo, mentre si accingeva a sedersi al tavolo, ha precisato che farà intervenire l’esercito se necessario.

«La Bonifica che si porterà a termine consentirà un utilizzo dell’area bonificata per vari scopi – ha aggiunto Paolo Grossi, Amministratore Delegato di Eni Rewind – un utilizzo non per uso abitativo, ma per qualunque utilizzo che sia energia rinnovabile, impianti di trattamento, logistica ma anche per edifici per eventi pubblici. Questo è compatibile con il progetto di bonifica, come la Fiera di Milano, o importanti stadi in Germania o Inghilterra ricordiamo che sono costruiti su aree bonificate in analogia con il progetto».

«Non possiamo noi autonomamente rimuovere un vincolo introdotto dalla Regione con il consenso degli altri enti locali – precisa – dobbiamo dare tutti gli elementi della necessità o dell’impossibilità di trovare soluzioni alternative. Confidiamo, nel trovare questi elementi, a maturare la convinzione di rimuovere questo vincolo, per consentire ad Eni di proseguire con il progetto condiviso da tutti gli enti in conferenza dei servizi e decretato. Noi chiediamo di poter eseguire il progetto come è stato decretato, noi abbiamo l’0bbligo di scavare e di portare in discarica».