Comunali in Sicilia, lite Movimento 5 stelle-Pd

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PALERMO – Il campo largo vacilla anche in Sicilia. Le elezioni comunali dell’8 e 9 giugno fanno litigare Movimento cinque stelle e Partito democratico. La miccia la accede il coordinatore regionale dei pentastellati, Nuccio Di Paola, nel corso di un’iniziativa politica a Castelvetrano. Nella cittadina trapanese il Pd non sosterrà la ricandidature del sindaco uscente, il grillino Enzo Alfano, così come a Caltanissetta, dove un altro sindaco M5s che cerca la riconferma, Roberto Gambino, non avrà il simbolo dei dem accanto al suo nome.

Di Paola all’attacco del Pd sulle Comunali

“Noi appoggiamo quasi dappertutto sindaci uscenti del Pd, ma il Pd non appoggia nessuno dei nostri”, le parole di Di Paola che si rifà ad alcune sottolineature che portano la firma del leader nazionale Giuseppe Conte in un periodo di forti fibrillazioni tra pentastellati e dem. “È incredibile che a Gela (dove si preannuncia una intesa sul civico Terenziano Di Stefano, ndr) saremo insieme a sostegno dello stesso sindaco e a Caltanissetta, grosso capoluogo di provincia, il Pd non metta nemmeno il simbolo a sostegno di nessun candidato”, dice ancora il coordinatore dei Cinquestelle siciliani.

C’è poi il capitolo Castelvetrano. Anche qui “stessa storia – ricorda Di Paola -. Il nostro sindaco uscente Enzo Alfano corre senza l’appoggio del Pd”. Di Paola poi rivendica una lealtà di coalizione da parte del Movimento cinque stelle: “Noi negli anni passati abbiamo sempre appoggiato loro proposte. Se la destra continuerà a vincere nei comuni, i siciliani che sperano nell’ambito cambiamento sapranno chi dovranno ringraziare”. Effetti del mix tra le elezioni europee, competizione puramente propoizionale dove ogni voto tolto agli alleati è ricercato, e le Amministrative.

La replica di Safina

Le parole di Di Paola, ad ogni modo, non piacciono al deputato trapanese all’Assemblea regionale siciliana Dario Safina, che bolla le frasi del collega di Sala d’Ercole come “mezze verità” e addirittura “insinuazioni”. “Il Movimento cinque stelle dimentica volutamente che si è ostinato a ricandidare Alfano, a cui, in questi cinque anni, abbiamo opposto la nostra visione – ricorda – perché non ne abbiamo mai condiviso l’idea complessiva di azione amministrativa a favore della collettività. E tuttavia, se avessero accettato l’ipotesi di proporre un nome alternativo, lo avremmo valutato con attenzione e giudizio, com’è nostro costume da sempre”. Safina rivendica le “diverse interlocuzioni, anche a livello regionale” volte a sostenere un accordo con il M5s e con Sud chiama Nord “di Cateno de Luca “per creare una coalizione forte e una candidatura condivisa”.

“Quando si parla di coalizione – conclude il deputato trapanese – si lavora per trovare una sintesi tra tutte le diverse anime in campo, rispettando le diverse opinioni e sensibilità. Il muro contro muro, il ‘con me o contro di me’ non serve a nessuno, men che meno ai cittadini amministrati. E i risultati poi sono questi”. Nessuno di noi ha mai sostenuto una politica di cancellazione degli altri, ma anzi abbiamo sempre affermato che se, qualcosa di buono si è fatto a Castelvetrano, si sarebbe potuto valutare e alcune scelte programmatiche potevano benissimo trovare condivisione. Safina quindi “consiglia” a Di Paola “un’analisi meno spocchiosa e più reale dei fatti accaduti”, rispedendo al mittente le accuse sulla responsabilità di un’eventuale vittoria del centrodestra a Castelvetrano.

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L’articolo Comunali in Sicilia, lite Movimento 5 stelle-Pd
livesicilia.it è stato pubblicato il 2024-04-15 15:29:53 da Salvo Cataldo

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