Comune e Autorità portuale danno inizio al confronto sul nuovo Pian…

Comune e Autorità portuale danno inizio al confronto sul nuovo Pian…



Comune e Autorità portuale danno inizio al confronto sul nuovo Pian…

ANCONA – Il sindaco di Ancona Daniele Silvetti ha incontrato questa mattina, martedì 20 maggio, a Palazzo del Popolo, il presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale Vincenzo Garofalo e il delegato del Comune di Ancona all’interno del Comitato di gestione dell’Adsp Giacomo Bugaro, per avviare ufficialmente il percorso di confronto e approfondimento che condurrà alla stesura del nuovo Piano regolatore portuale, questa volta aggiornato e condiviso dopo le polemiche e le rimostranze delle scorse settimane.

«Ci siamo confrontati – spiega Silvetti – per condividere un primo approccio politico al nuovo progetto di Piano regolatore del Porto e in questa sede ho anche risposto alla richiesta avanzata nei giorni scorsi dallo stesso presidente Garofalo in merito alla composizione di un gruppo di lavoro congiunto, finalizzato all’elaborazione di una proposta di Prp, anticipando formalmente i nomi dei rappresentanti comunali che oggi stesso saranno trasmessi con una nota ufficiale».

Ebbene il gruppo di lavoro, per quel che riguarda il Comune, sarà composto dal dirigente coordinatore dell’Area pianificazione urbana ambientale Claudio Centanni, dal funzionario tecnico Eq Porto Alessio Piancone, dal funzionario tecnico Eq Mobilità Marco Bruschi e dal funzionario tecnico Paolo Marsili. «L’incontro – va avanti il primo cittadino dorico – si è svolto in un clima di assoluta armonia tra le istituzioni, con l’obiettivo comune di condividere metodi e strumenti per lo studio e l’elaborazione del nuovo Piano».

Al centro del confronto, la necessità di trovare la miglior sintesi possibile tra i diversi interessi legittimi ed economici in campo, a partire da quelli della città e delle sue comunità, con particolare attenzione ai temi della salute, dell’ambiente e della sostenibilità. Nel dettaglio, i temi trattati hanno riguardato la destinazione delle banchine 19, 20 e 21 che dovranno accogliere quanto prima i traghetti extra Schengen, il molo Clementino per cui ci si rimetterà al parere Via/Vas del ministero dell’Ambiente, le destinazioni d’uso della zona retro portuale per favorire anche il ruolo dei cantieri navali del polo yacht con le loro urgenti necessità e caratteristiche. Un focus specifico è stato dedicato all’area di interazione tra porto e città, nella prospettiva di una progettazione condivisa, finalizzata a dare risposte concrete ai problemi della viabilità, della sosta, della mobilità e alla razionalizzazione delle attività produttive. «Tutto questo – ha concluso la fascia tricolore – con la piena consapevolezza delle esigenze e delle prospettive del mondo imprenditoriale che opera quotidianamente all’interno del porto».

Garofalo invece a tenuto a sottolineare come «il nostro compito è promuovere la massima funzionalità e competitività produttiva del porto di Ancona, un’infrastruttura che garantisce lavoro a moltissime persone e imprese, contribuendo all’economia del territorio. Un impegno che desideriamo ovviamente portare avanti nella massima collaborazione istituzionale con il Comune di Ancona anche nella redazione del nuovo Piano regolatore del Porto su cui lavoreremo con il gruppo congiunto dei tecnici». Anche perché l’obiettivo finale è «definire un progetto condiviso per lo sviluppo dello scalo che coniughi le istanze del cluster marittimo con quelle della comunità, migliorando il rapporto fra la città e il suo porto».

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www.anconatoday.it è stato pubblicato il 2025-05-20 16:09:50 da


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