Comunali Bari, Conte: «In Puglia la mia posizione è chiara, ora parli il Pd»

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BARI – «Ogni dichiarazione che faccio sulla Puglia viene strumentalizzata e mi dicono che sono opportunista… Io ho portato un patto per la legalità. Ora di fronte a quest’ultimo scandalo giudiziario non mi pronuncio».

L’ha detto il leader del movimento Cinquestelle rispondendo a Messina a una domanda dei giornalisti sulla decisione del sindaco di Bari di togliere la delega all’assessore al Bilancio Alessandro D’Adamo, indagato per truffa sui fondi europei.

«Lascio – aggiunge – che si pronuncino i gruppi dirigenti del Pd e che facciano loro dichiarazioni. Io ho già dichiarato». 

Intanto i consiglieri comunali, gli attivisti e i sostenitori che fanno riferimento alle liste civiche «Decaro sindaco» e «Decaro per Bari», oggi, «dopo aver incontrato il candidato sindaco Vito Leccese, ribadiscono il pieno sostegno alla sua candidatura e la richiesta di proseguire nel percorso politico e amministrativo fatto in questi dieci anni di attività con l’amministrazione guidata dal sindaco Decaro».

«Tra meno di due mesi – dicono – si svolgeranno a Bari le elezioni amministrative, noi siamo in campo e pronti a proporre ai cittadini la nostra visione di città. Da subito ci siamo schierati al fianco di Vito Leccese che in questi dieci anni è stato per noi un punto di riferimento in tante questioni amministrative che abbiamo portato avanti. La sua candidatura è un punto di forza per la coalizione del centrosinistra che non può che proporsi alla città nel solco del buon lavoro fatto fino ad oggi. Chiediamo quindi che si vada avanti senza indugio e che si cominci presto questa campagna elettorale che ci vedrà in campo per discutere del futuro della città».

Colaianni out, Schlein si affida a Leccese e avvisa Conte

Dopo il passo indietro dell’ex magistrato Nicola Colaianni, per il campo largo in Puglia è nebbia fitta. La frenata del leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte sul ‘candidato terzò al comune di Bari rimette la palla in mano al Pd. Che in una direzione regionale fiume si trova sul tavolo due questioni spinose. In primis, proprio la corsa al seggio da primo cittadino del capoluogo pugliese. Un breve passaggio sull’impasse in riunione, però, non scioglie il nodo. Ad affrontarlo, in una riunione faccia a faccia attesa per le prossime ore, saranno i candidati del centrosinistra ancora in campo, Michele Laforgia e Vito Leccese. All’orizzonte non si vedono ricuciture di sorta. E in molti, salvo sorprese dell’ultimo minuto, sono pronti a scommettere su un esito che appare sempre più definitivo: ognuno per la sua strada. Mentre resta la faccenda del rimpasto nella giunta Emiliano, che Elly Schlein continua ad incalzare, chiedendo un «rinnovamento netto e non una mera sostituzione». E le tensioni salgono dalla Puglia fino a Roma.

A rinnovare gli attriti tra Partito democratico e Movimento 5 Stelle, la decisione di Colaianni. L’ex magistrato, invitato da Nichi Vendola e Sinistra Italiana a tirare fuori il campo largo dal pantano barese, spiega le sue ragioni: «hanno pesato» le parole di Conte, ma anche «la melina dei candidati locali». Per il Movimento 5 Stelle la linea rimane invariata: il candidato più autorevole resta Laforgia, al quale Conte conferma il suo mandato. Schlein oppone il suo sostegno a Leccese: «siamo al suo fianco anche se vorrà tentare un dialogo per una strada unitaria». Angelo Bonelli invita a «fermare lo stillicidio», rilanciando al candidatura di Leccese e aprendo una finestra di dialogo con Sinistra Italiana. Ma saranno i due candidati a dire l’ultima parola.
Intanto, piomba sulla vicenda pugliese un’ulteriore grana giudiziaria. Il sindaco di Bari, Antonio Decaro, revoca la delega all’assessore al Bilancio, Alessandro D’Adamo, che risulta tra le tre persone indagate dalla Procura europea per truffa aggravata in merito a erogazioni pubbliche. Il presidente Conte ribadisce: «ho portato un patto per la legalità, ora di fronte a quest’ultimo scandalo giudiziario non mi pronuncio».

Schlein, non entra nel merito della nuova inchiesta che si abbatte su un altro esponente della stessa lista civica di Maurodinoia. Durante la conferenza nella sede romana della Stampa estera, però, torna a difendere la comunità dem. “Trasformismi e interessi sbagliati – spiega – devono trovare le porte del Pd chiuse e sigillate». E lancia la frecciata in direzione del M5s: «anziché cercare il facile capro espiatorio e puntare il dito verso gli altri si dovrebbe avere l’intelligenza di guardarsi dentro, il Pd lo sta facendo». «Il Movimento non è né il moralizzatore né il castigatore in casa altrui», replica il leader pentastellato. Un botta e risposta che si alimenta a distanza e non distende i rapporti già tesi tra i due, che Proseguono a non trovare occasioni di confronto. E Schlein certifica le difficoltà del campo largo: «sicuramente qualche problema c’è». Guardando al lavoro in corso sulle amministrative, però, non si da per vinta: «è evidente che la costruzione dell’alternativa non è morta». A chi le chiede, in conferenza, se si senta subalterna a Conte, dice: «no, perché quando c’è da rispondere non mi sono tirata indietro».
Per tanti, la partita delle Europee viene vista come un occasione per pesarsi dentro a un campo largo in difficoltà. Ma non per Conte. Che chiarisce: «se alle Europee supereremo il Pd non farò valere questo come motivo di leadership nei confronti dei Dem, il mondo del Pd si rilassi». Una dichiarazione che da Campo Marzio interpretano come valida anche in direzione opposta: «le europee non stabiliscono la leadership, il nostro obiettivo è di portare gente al voto, non di fare un punto in più del Pd».
E per Schlein, la partita delle europee entra nell’ultima settimana. Quella caldissima in vista dell’approvazione delle liste in direzione di domenica. Molte le caselle già definite, altrettante quelle da riempire. Intanto la segretaria testa gli slogan per la campagna in conferenza stampa e sulla guida della Commissione non ha dubbi. Ribadisce la «stima» per Draghi, sostenuto oggi anche da un Manifesto firmato da intellettuali e politici. Ma il candidato de Pse, per Schlein, resta Schmit.



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www.lagazzettadelmezzogiorno.it è stato pubblicato il 2024-04-15 18:44:21 da Redazione online

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