Regione, c’è la Giunta: segnali, frecciate e rilanci

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Giunta Abruzzo, tre assessori a Fratelli d’Italia (Mario Quaglieri, Umberto D’Annuntiis, Tiziana Magnacca), uno ciascuno a Lega (Emanuele Imprudente, che sarà vicepresidente), lista Marsilio Presidente (Nicoletta Verì), Forza Italia (Roberto Santangelo), che ottiene con Lorenzo Sospiri anche la Presidenza del Consiglio. Il posto di sottosegretario rimane in sospeso, ma è presumibile che vada al forzista Daniele D’Amario, dato che Marianna Scoccia di Noi Moderati è stata eletta vicepresidente del Consiglio. Ma c’è anche la Lega che ha alzato la voce arrivando a dare un segnale sulla ricandidatura del sindaco di Pescara, Carlo Masci, appunto di Forza Italia.

Questa la composizione della Giunta regionale ufficializzata nella prima seduta del nuovo Consiglio regionale dal Presidente Marco Marsilio, che ha anche annunciato un “maggiore coinvolgimento del Consiglio” nell’assegnazione delle deleghe secondo “competenze ed esperienza”, evidentemente preparando una valvola di sfogo per riequilibrare e sedare i malumori di parte della maggioranza.
Che ci sono: che per Marsilio non sia stato e non sia proprio facile l’hanno fatto intendere alcuni segnali sparsi durante la mattinata. Della Lega si è detto; poi c’è da prendere atto delle prime votazioni per la Presidenza del Consiglio, dove la coalizione di Marsilio ha incassato prima due (scheda bianca e voto a Roberto Santangelo) o poi un franco tiratore (scheda bianca). L’indicazione del consigliere aquilano, che era in lizza per presiedere l’Assemblea, fa pensare ai berlusconiani, già molto tenaci nel rivendicare crescita elettorale e posti al sole.
Queste le deleghe principali agli assessori in Giunta: a Imprudente resta l’Agricoltura, a Verì la Salute, a Quaglieri il Bilancio, Santangelo prende Istruzione, Cultura, Sociale, D’Annuntiis Infrastrutture, Trasporti, Lavori Pubblici, Magnacca Attività Produttive, Turismo e Lavoro. Per quanto riguarda le postazioni di vertice del Consiglio, per la maggioranza oltre a Scoccia vicepresidente c’è Luca De Renzis (Fratelli d’Italia) segretario, mentre la minoranza ha scelto Antonio Blasioli del Partito Democratico come vicepresidente ed Erika Alessandrini del Movimento Cinque Stelle da segretaria. Si registra nell’Ufficio di Presidenza la preponderanza di Pescara città: quattro su cinque, esclusa Scoccia. Il Patto per l’Abruzzo – Luciano D’Amico ha parlato in tutti i passaggi a nome di tutta l’opposizione – è stato compatto nel votare scheda bianca a Sospiri e nell’eleggere i suoi.
Nel discorso di Marsilio, interrotto da un malore (senza conseguenze gravi) di una persona tra il pubblico, è da rilevare la forte presa di posizione contro la norma nazionale, del 2011, che ha imposto alle Regioni più piccole, tra cui l’Abruzzo, un numero limitato di assessori, che a detta del Presidente ne limiterebbe l’azione sia nei confronti dello Stato che in seno alla Conferenza delle Regioni, in rapporto alle più popolose. Una sperequazione che si è acuita dopo che le Regioni a statuto speciale hanno ottenuto dalla Corte costituzionale la possibilità di non applicarla. “Allora ero in Parlamento, ma quella cura dimagrante fu un errore”, ha detto Marsilio, pur chiarendo che i patemi e le fatiche delle trattative che sempre si verificano quando si formano gli esecutivi non dipendono dal numero degli assessori. Ha rilanciato il cavallo di battaglia della legge elettorale a collegio unico “perché vi siano consiglieri eletti che rappresentino tutta la comunità e non solo la provincia di provenienza”, riconosciuto a D’Amico la correttezza in campagna elettorale. Senza rinunciare però a punzecchiare le forze politiche della coalizione del professore per gli attacchi ricevuti sulla sua provenienza extra – abruzzese, sostenendo che il maggiore consenso l’ha ricevuto dal territorio ( la provincia dell’Aquila) dove quella campagna è stata più insistita.
Il resto del discorso è trascorso sospeso tra rivendicazione dei risultati e rilancio e garanzia dei lavori sugli stessi temi: tra questi, in cima infrastrutture, sanità, ricostruzione, programmazione dei fondi europei. Marsilio ha marcato questa impostazione di prosecuzione del sentiero tracciato anche nella composizione della Giunta e nella distribuzione delle deleghe: ai confermati sono andate sostanzialmente le stesse deleghe della precedente consiliatura.

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www.ilcapoluogo.it è stato pubblicato il 2024-04-10 17:10:19 da Redazione

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